"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

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La bellezza dei Maya in mostra a Verona

Maya in mostra a VeronaOltre 250 reperti (sculture in pietra, stele monumentali, elementi architettonici, figurine in terracotta, vasi, maschere in giada, collane, orecchini, strumenti musicali, incensieri) daranno al visitatore la possibilità di esplorare nuovi interessanti aspetti di una delle civiltà più affascinanti dell’America precolombiana, soffermandosi sulla concezione della bellezza nell’arte e nella cultura maya. La mostra “Maya. Il linguaggio della bellezza”, al Palazzo della Gran Guardia di Verona dall’8 ottobre al 5 marzo 2017, sarà un’occasione per conoscere nel dettaglio molti aspetti di questo popolo dell’America precolombiana, grazie alle più recenti scoperte in ambito archeologico. Organizzata da Arthemisia Group e Kornice, l’esposizione è realizzata dall’INAH, Instituto Nacional de Antropología e Historia, l’istituzione più importante del Ministero della Cultura del Messico.

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Sao Tomè, l’isola che profuma di cacao

spiagge di Sao Tomedi Giulio Badini – Volete gustare il miglior caffè in assoluto, oppure la più gustosa tazza di cioccolata? Dovrete fare parecchia strada, ma ne vale la pena, per raggiungere la sperduta isola di Sao Tomè, sull’atlante un puntino tagliato dall’Equatore nel golfo di Guinea (oceano Atlantico) a 250 km al largo delle coste del Gabon, in realtà un’isola ancora ignorata dal turismo, grande quasi quattro volte l’Elba, che per diversi aspetti costituisce un piccolo Eden fuori dal mondo. Non posso garantire sulla qualità, ma le piante di caffè e di cacao locali sono certamente tra le più belle ed invitanti in assoluto.

La geopolitica la lega a formare un unico stato con l’isola di Principe (142 km2, il doppio di San Marino, 6 mila abitanti) ed altre sette isolette minori, ma a parte la sproporzione in superficie ed abitanti, le due isole distano tra loro ben 140 km; si tratta comunque di una delle nazioni più piccole della terra. Utile anche sapere che sono i resti affioranti in superficie di una catena montuosa vulcanica e subacquea estinta. Flora e fauna sono simili alla vicina Guinea Equatoriale, ma con alcune specie endemiche, e più verdi e selvagge di Capo Verde, il che è tutto dire. 

bimbi di Sao TomeQuando venne scoperta nel 1471 dal navigatore portoghese Pedro de Escobar, Sao Tomè era un’isola deserta interamente ricoperta da esuberante vegetazione, con imponenti baobab, palme, tamarindi e orchidee, picchi e camini vulcanici alti fino a 2.000 m che affioravano dalla foresta, riversando in mare imponenti fiumi e torrenti. Ai portoghesi parve un’ottima base, prima per il commercio con l’Africa costiera e interna, poi per la tratta degli schiavi verso le Americhe. A qualcuno il terreno fertile, il clima caldo e l’abbondanza di piogge suggerì di allestire piantagioni di canna da zucchero, e cominciarono ad affluirvi avventurieri e scarti della società portoghese da un lato e schiavi neri dall’altro. Le cose andarono bene fino al 1530 (primo produttore di zucchero), quando una rivolta degli schiavi fece fuggire i latifondisti in Brasile.

 

Nel 1700 sorsero le fattorie di caffè e cacao che, dopo l’abolizione della schiavitù,  richiamarono lavoratori neri dal continente, soprattutto dalle colonie portoghesi Angola, Capo Verde e Mozambico;  come andarono le cose lo attestano due dati: nel 1900 divenne il primo esportatore al mondo di cacao, ma subì anche sanzioni per il disumano trattamento dei lavoratori. Dopo l’indipendenza nel 1975, uno sciagurato e demagogico regime utopistico marxista ha portato, con la nazionalizzazione delle fonti produttive, alla rovina la già fragile economia, rimediando solo nel 1991 con la caduta del comunismo e l’apertura alla democrazia multipartitica. Ma la situazione resta torbida, tra corruzione e colpi di stato,  con un ingente debito pubblico e qualche speranza riposta nella recente scoperta di ingenti depositi petroliferi in mare.
Sao Tomè non è un’isola soltanto nel tempo e nello spazio, ma anche culturale, con una originale civiltà creola afro-portoghese consona alle sue origini ed alla presenta di sette diverse etnie, tra bianche e nere e con infinite mescolanze, ciascuna con le proprie abitudini e tradizioni; la stragrande maggioranza sono cattolici e la lingua ufficiale è il portoghese. L’elevata densità, 178 abitanti/km2, è dovuta all’intensa emigrazione passata e all’ingente fertilità delle donne, con 3,9 figli pro capite. Il caldo e l’umidità tendono ad appisolare, la fretta è bandita, mentre il relax risulta sempre all’ordine del giorno. L’interno presenta un altopiano centrale, ricoperto da intricate giungle pluviali (la foresta occupa ancora il 70 % del territorio) e da roças, le fattorie agricole, la costa (209 km) regala spiagge vergini con sabbia bianca e nera, scogliere a picco,  acque cristalline assai ricche di pesci, graziosi villaggi di pescatori e 135 specie diverse di uccelli, con pappagalli coloratissimi.
natura Sao TomèAltra spettacolare attrazione il Cao Grande, un curioso monolite basaltico alto ben 700 m che svetta dalla cima verde della foresta, scalato per la prima volta nel 2001 da rocciatori italiani; non lontano si trova il più basso Cao Paqueno, alto “appena” 388 m.
Il clima equatoriale si frantuma in diversi microclimi a seconda dell’altitudine, con un nord più secco e un sud più umido. La musica risulta un miscuglio di ritmi latini e africani, mentre la cucina offre parecchio pesce alla griglia e saporiti frutti tropicali.

 

architettura coloniale Sao TomeLa capitale, anch’essa chiamata Sao Tomè in onore del protettore San Tommaso, fu fondata nel 1485 e si trova sulla costa nord-orientale, affacciata su una suggestiva baia: una tranquilla cittadina di provincia (55 mila abitanti, un terzo dell’isola), le cui viuzze sembrano addormentate nel loro polveroso torpore, con parecchi edifici coloniali délabré, in quanto la gran parte dei forros, i coloni portoghesi, se ne sono andati con l’indipendenza, ma con parchi e giardini ben curati. Da non perdere il cinquecentesco forte portoghese di Sao Sebastiao, oggi museo nazionale e dello schiavismo, Nossa Senora da Graça, la più antica cattedrale africana decorata da pregevoli azulejos, e il colorito mercato.
Sao Tome torrentiAl centro dell’isola da visitare la minuscola cittadina di Trinidade, le suggestive cascate di Sao Nicolau ed una salita ai 2.024 m del Pico Sao Tomè, il tetto del paese, per ammirare dall’alto la più integra foresta africana.

 

 

Merita anche una visita a nord il centro di riproduzione delle tartarughe marine verdi sulla spiaggia di Morro Peixe, raccogliere le variegate conchiglie a praia das Conchas, nuotare a praia dos Tamarindos, la più attraente per il deciso contrasto tra il blu dell’oceano e il verde della vegetazione che arriva a lambire le onde. A sud da non perdere la visita a Roça Agua Izè, la più estesa delle piantagioni di cacao, con l’elegante casa signorile costruita in stile coloniale, la Boca de Inferno, una specie di geyser prodotto dalle acque marine che si infilano in una spaccatura, e infine un’escursione in piroga a motore da Porto Alegre ad Ilha das Rolas. A sud-ovest il costituendo parco naturale Obo attende visitatori: coprirà un terzo dell’isola per proteggere tutti i biotopi presenti: foreste, savana e mangrovie. In autunno tassativo non perdere lo spettacolo del passaggio al largo delle megattere, gigantesche balene.

 

itinerario Sao Tomè, www.viaggilevi.comViaggio a Saò Tome: “I Viaggi di Maurizio Levi” (tel. 02 34 93 45 28, www.viaggilevi.com), specializzato in turismo culturale di scoperta e sempre alla ricerca di interessati mete insolite, propone come novità un tour di 9 giorni dedicato all’isola di Sao Tomè. Partenze individuali settimanali con guide locali di lingua inglese, oppure di gruppo il 3 e 31 gennaio e 4 aprile 2015 con voli di linea Tap Portugal da Milano (e altri aeroporti), pernottamenti in alberghi di buon livello con pensione completa, accompagnatore dall’Italia, quote da 2.200 euro in doppia. La partenza del 31 gennaio sarà dedicata ad un corso pratico di fotoreportage tenuto da Angelo Tondini, giudicato uno dei migliori dieci fotografi italiani in attività, con un sovraprezzo di 250 euro.

Mercato storico della frutta e verdura di Modena, un inverno di concerti

Credit Chiara Lista, banco frutta e verdura Modena

Credit Chiara Lista,
banco frutta e verdura di Modena

A Modena per un sabato invernale diverso, si può andare al Mercato Albinelli della frutta e verdura. Situato nel cuore antico della città, delimitato da una splendida inferriata Liberty, ha deciso di organizzare, sulla falsariga dei mercati di Barcellona e di Parigi, HAPPY ALBINELLI, l’aperitivo in musica, dalle ore 17.30 alle ore 19. È un aperitivo con prodotti del territorio, un ottimo salame, pane fresco, vino rosso Lambrusco e un bianco Pignoletto  e altre goloserie direttamente dai banchi del mercato.

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Burkina Faso, Africa Sconosciuta

case dei Gurunsi, Burkina Faso

case fortificate dei Gurunsi, Burkina Faso

di Giulio Badini – Sono davvero in pochi a poter dire di conoscere bene il Burkina Faso, l’ex Alto Volta dei colonialisti francesi, e ancora di meno quelli ad esserci stati.
Nonostante la sua rilevante varietà paesaggistica ed etnica questa nazione, grande quasi quanto l’Italia e senza sbocchi al mare nel cuore geografico dell’Africa Occidentale, costituisce una meta decisamente trascurata dal turismo, consentendo in compenso di offrire a pochi privilegiati uno spaccato quasi intonso di vita tradizionale africana.

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Zanzibar, l’isola che profuma di spezie

pescatori Zanzibar

pescatori Zanzibar,
foto Erika Cordella

Reportage – “Hakuna matata” (“senza problemi”) ripetono con un sorriso in lingua swahili gli abitanti di Zanzibar all’aeroporto, dove il nastro trasportatore dei bagagli non esiste e tutte le operazioni vengono ancora svolte lentamente a mano in un caldo soffocante. Un modo diverso di affrontare imprevisti e problemi, senza preoccupazioni e “pole pole” (“piano piano”), a cui noi europei non siamo più abituati. Ma fuori dall’aeroporto una natura forte, avvolgente, dominante e speziata, con palme che sfiorano il cielo terso, proietta all’istante in un angolo di mondo ospitale, lontano dalla frenesia e dal rumore, lambito da spiagge di sabbia bianca “effetto borotalco” e dalla bellezza inesplorata della barriera corallina.

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