"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

mare

Ai lavoratori del mare di Lampedusa

reti pescatori Lampedusa“L’antico e duro lavoro dei pescatori di Lampedusa è cambiato. Non solo pesci, nel mare vicino all’isola della speranza, ma centinaia, migliaia di migranti, non tutti vivi purtroppo. La legge del mare, aiutare chi è in difficoltà, non è scritta come altre, anche sbagliate, e i pescatori di Lampedusa la rispettano: sempre in prima fila, da anni, in una catena di solidarietà e coraggio che fa onore ai lavoratori del mare”.

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A Singapore il primo caffè dei gatti

Lillo

Lillo

Dopo Tokyo, Vienna, Istanbul e Parigi, anche Singapore inaugura il primo caffè per gatti. Nel vecchio porto di Singapore, nella storica banchina di Boat Quay, al “Neko no Niwa” (letteralmente “Giardino dei Felini”), si sorseggia un caffè coccolando i tredici mici che gironzolano fra i tavolini.
Caffè dei gatti nel mondo – A settembre 2013 nasce nel quartiere Marais di Parigi il “Cafe des Chats” (www.lecafedeschats.fr), terzo caffè per gatti europeo dopo Vienna e Istanbul, con un vero e proprio decalogo. Disinfettarsi le mani appena entrati nel locale e non disturbare i dodici mici quando dormono fra le prime regole. A Vienna ingresso vietato ai cani nel “Neko Cafè” (“Gatto Cafè” dal giapponese), dove sette gatti viennesi dormono acciambellati noncuranti del tempo che scorre (Blumenstockgasse 5, +43 1 5121466, www.cafeneko.at). Continua a leggere

Palawan, l’ultima frontiera delle Filippine

Filippine

Filippine

di Giulio Badini – Le 7.000 isole che formano l’arcipelago delle Filippine sono l’angolo più dimenticato del Sud-est asiatico. Palawan è l’ultima frontiera delle Filippine, il turismo è ancora contenuto e la sua bellezza è mozzafiato: dal fiume sotterraneo del Parco Nazionale San Paolo, una delle 7 meraviglie naturali del Mondo, alle splendide baie di El Nido, con formazioni rocciose che precipitano nel mare, grotte a cattedrale abitate da migliaia di rondini e spiagge bianchissime semideserte affacciate su un mare cristallino in cui immergersi alla scoperta di meravigliosi giardini di corallo.

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Oman tra mare e deserto, nella terra del Sultano

scogliere a Taqah

scogliere a Taqah

Reportage – L’Oman è un Paese ricco non solo di petrolio e di gas ma anche di bellezze naturali.
E’ vero che il deserto occupa i quattro quinti del territorio.
Ma c’è anche il mare, c’è la montagna, c’è il verde; e poi boschi, oasi, villaggi, città. Tradizione e modernità convivono. Ci sono ancora i nomadi e, fino ad anni recenti, una parte della popolazione viveva ancora nelle caverne; ma il benessere è diffuso e le città sono accoglienti.
Fa caldo ma l’acqua non manca.
Tre milioni di abitanti (all’incirca due terzi gli omaniti, il resto asiatici immigrati ai quali spettano i lavori più faticosi) su un territorio grande più o meno quanto l’Italia si spartiscono la ricchezza derivante dagli idrocarburi saggiamente distribuita da un sultano illuminato, Qaboos Bin Said, un regnante che molti vorrebbero. E’ al potere da 43 anni. Il Paese è ricco e questo gli facilita il compito: ma welfare e istruzione sono gratuiti, compresi gli stage all’estero per importare l’esperienza di altri Paesi.

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Transiberiana, ferrovia leggendaria

lago Baikal

lago Baikal

La Transiberiana è la più lunga ferrovia al mondo che attraversa quasi per intero l’Eurasia, dalla stazione di Mosca sino alla stazione di Vladivostok, città collocata ai confini della Russia e affacciata sul Mar del Giappone. In realtà è molto più di una ferrovia, è un viaggio dello spirito, un desiderio denso di fascino e meraviglia, un mito, un sogno. Oltre 9000 chilometri di rotaie che percorrono gli spazi sterminati dell’ex impero sovietico, incorniciate da panorami mozzafiato, tra laghi e fiumi giganteschi, steppe e acquitrini, vaste foreste e pianure sconfinate dall’Europa fino all’Oceano Pacifico.

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