noleggio fuoristrada
In fuoristrada dall’Oman a Dubai
di Giulio Badini – In fuoristrada si attraversa il Rub al Khali, non ancora interamente esplorato e praticamente disabitato, “il deserto dei deserti” esteso su un’area di 650.000 kmq per arrivare a Dubai, epicentro economico e finanziario a livello mondiale, con uno sviluppo edilizio e demografico senza pari.
Spedizione nei deserti del Sudan del Nord
di Giulio Badini – Quando il Sahara era verde, era solcato da alcuni fiumi che arrivano addirittura a versare le loro acque nel Nilo come affluenti di sinistra.
Due in particolare, il wadi Hovar e, più a sud, il wadi El Malik (o Milk), anche se ormai fossili presentano ancora una chiara morfologia fluviale, attestata anche da qualche pianta e dai rari pozzi che attingono alla falda freatica, permettendo la sopravvivenza a sparuti nuclei di nomadi Hassanya e Manasir ed alle loro mandrie.
Sudan, in fuoristrada verso le Piramidi di Meroe
Reportage – A circa 200 km a nord-est di Khartoum, si raggiunge in fuoristrada una piana desertica, addolcita da tenui sfumature pastello della sabbia, dalla quale si scorge una collina dal profilo seghettato, a tre chilometri dal Nilo.
Si tratta della Necropoli Reale di Meroe, suggestivo luogo di sepoltura dei sovrani dell’antico Regno di Kush, costituito da oltre 40 piramidi.
Meroe fu la capitale meridionale del regno di Kush (800 a.C. – 350 a.C.).
Rub al Khali, Oman in fuoristrada
Reportage – Non ancora interamente esplorato e praticamente disabitato, il “Rub al Khali” o “quarto vuoto”, “il deserto dei deserti” esteso su un’area di 650.000 kmq, è accessibile da Salalah, nell’estremo sud, percorrendo dodici ore di strada, circa un migliaio di chilometri, dalla capitale Muscat. “Il deserto non si abita, si attraversa” dicono i pastori beduini, gli Arabi più autentici, sempre alla ricerca di nuovi pascoli e di acqua. Si attraversa il territorio omanita, tremilacinquecento chilometri da Nord a Sud attraverso il grande deserto dell’Arabia fino alle coste dell’oceano Indiano.
Oman in fuoristrada
Non ancora interamente esplorato e praticamente disabitato, il “Rub al Khali” o “quarto vuoto”, “il deserto dei deserti” esteso su un’area di 650.000 kmq, è accessibile da Salalah, nell’estremo sud, percorrendo dodici ore di strada, circa un migliaio di chilometri, dalla capitale Muscat. “Il deserto non si abita, si attraversa” dicono i pastori beduini, gli Arabi più autentici, sempre alla ricerca di nuovi pascoli e di acqua. Si attraversa il territorio omanita, tremilacinquecento chilometri da Nord a Sud attraverso il grande deserto dell’Arabia fino alle coste dell’oceano Indiano, una spedizione di quindici giorni su Toyota Land Cruiser a benzina 4,5 lt con 6 cilindri, pneumatici Michelin 7,50 x16 AT, dalle aspre montagne di 3.000 metri adornate da sperduti villaggi di pietra, alla Wahiba Sands, il deserto di sabbia che si perde nelle acque turchesi dell’oceano, enormi spiagge a pochi metri dalle onde con insediamenti di pescatori, colonie di uccelli, tartarughe, piccoli golfi, lagune e neri promontori vulcanici.