cucina
Padova a piedi in 48 ore
Un tempo città d’acque ricca di Navigli, Padova “la dotta”, la città di Giotto, camaleontica e carismatica, si scopre a piedi in 48 ore. Situata tra il fiume Brenta a nord e il Bacchiglione a sud, Padova è uno scrigno di tesori, oscurata spesso da Venezia ma non meno ricca di monumenti e opere d’arte di pregio mondiale, attraversata da ponti e corsi d’acqua. La scoperta della città inizia dalla Cappella degli Scrovegni (nella foto), il capolavoro di Giotto con affreschi sorprendenti della pittura del Trecento italiano ed europeo, considerato il ciclo più completo realizzato dal grande maestro toscano nella sua maturità. Colore e luce, poesia e pathos. L’uomo e Dio. Il senso della natura e della storia, il senso di umanità e di fede fusi assieme per narrare in un modo unico, irripetibile le storie della Madonna e di Cristo.
Puglia incognita: la terra dei Messapi
Testi e foto di Anna Maria Arnesano e Giulio Badini – Viene chiamata la terra dei Messapi perché uno dei denominatori comuni è costituito dalla diffusa presenza di resti di questa antica civiltà preromana e, come dice la parola greca messapioi, occupa il territorio interno situato tra due mari, Adriatico ad oriente e Ionio ad occidente.
Cucina dell’Etiopia, un’arte africana
Al tavolo viene portata una brocca di metallo o di terracotta da dove l’acqua scivola sulle mani che gli ospiti tengono sopra una piccola bacinella.
Così inizia un pranzo formale in Etiopia, dove si mangia tutti insieme e dallo stesso vassoio, in un momento di grande condivisione e senza sedie.
Viaggia vegan, la prima guida su turismo e cibo green
‘Viaggia Vegan’ è la prima guida ‘Michelin’ per chi ha scelto una vita cruelty free, etica, rispettosa della vita degli animali. Nata da un progetto della onlus Food Vibration (Del Gallo Editore) ‘Viaggia Vegan’ propone oltre 130 attività (ristoranti, gastronomie, agriturismi, B&b, pasticcerie) che offrono menù vegani.
Khachapuri e Khinkali, i sapori della Georgia
“Ogni piatto georgiano è una poesia” diceva il drammaturgo russo Alexander Pushkin (1799-1837).
La cucina georgiana è il frutto di un terreno fertile, nel clima mite quasi mediterraneo del Mar Nero, ricco di minerali, alimentato dalle acque pure delle montagne del Caucaso.