"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

viaggio

Oman, le dune rosse del Rub al Khali

Oman, in fuoristrada nel Rub al Khali

Oman, in fuoristrada
nel Rub al Khali

di Giulio Badini – Ubicato nell’estremo sud-est della penisola arabica e affacciato con 1700 km di coste sull’oceano Indiano, l’Oman può essere considerato la destinazione turistica emergente del Vicino Oriente, dopo oltre mezzo secolo di oscurantismo medievale e di rigida chiusura agli stranieri. Si tratta infatti di una nazione tranquilla e stabile, sicura, pulita, ordinata ed efficiente, dal benessere diffuso, ricca di attrattive storiche ed ambientali e di confortevoli strutture ricettive, tanto da non sembrare nemmeno un paese arabo.

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Luca Abete e Elena Givone, due FotOOppostE

Luca e Elena in Marocco, Gaetano Gianzi per FotOOppostE

Luca e Elena in Marocco, Gaetano Gianzi per FotOOppostE

Viaggio. Esplorazione.
E “la macchina fotografica che diventa uno strumento per condividere”.
“Scoprire e far scoprire luoghi incantevoli ed incantati; sorridere e regalare sorrisi, stupirsi e giocare insieme con la bilateralità.
E’la scommessa, nata quasi per caso, del progetto “Foto Opposte”.

 

 

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Groenlandia, trekking nella calotta polare

Greenland, foto Maurizio Levi / Giulio Badini

Greenland,
foto Maurizio Levi / Giulio Badini

Il ghiaccio che si crepa e cade in acqua. E’ il fragore del tuono, minaccioso e improvviso. Nasce nel nulla e scompare nel nulla. E poi il silenzio assoluto, trafitto da un vento freddo e pungente. Con lo sguardo si cerca il limite, e l’oltre. A piedi, salendo dalla costa, con racchette da neve se necessario, si raggiunge il deserto di ghiaccio a 1.000 m di altitudine, attraversando a passo lento, sulle rotte dei grandi esploratori, burroni, crepacci, ghiacciai, laghi glaciali e fiumi avvolti da una natura tanto suggestiva quanto minacciosa, imprevedibile, ostile.

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Sudan: da Berenice al Nilo, l’oro dei faraoni

Berenice, Sudan

Berenice, Sudan

di Giulio Badini – Diverse fonti storiche, tra le quali l’autorevole Plinio il Vecchio, ci informano che gli antichi egiziani si procuravano gran parte dell’oro necessario alla loro opulenta civiltà nel Wawat, imprecisata località o regione nel deserto montuoso della Nubia sudanese situata genericamente tra il Nilo e il Mar Rosso. Peraltro la parola Nubia, che da sempre indica l’estrema regione settentrionale del Sudan, nella lingua degli antichi egizi significava oro (nbw).

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