"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

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In fuoristrada dall’Oman a Dubai

Panorama Omandi Giulio Badini – In fuoristrada si attraversa il Rub al Khali, non ancora interamente esplorato e praticamente disabitato, “il deserto dei deserti” esteso su un’area di 650.000 kmq per arrivare a Dubai, epicentro economico e finanziario a livello mondiale, con uno sviluppo edilizio e demografico senza pari.

 

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Spedizione nei deserti del Sudan del Nord

deserti del Sudan

deserti del Sudan

di Giulio Badini – Quando il Sahara era verde, era solcato da alcuni fiumi che arrivano addirittura a versare le loro acque nel Nilo come affluenti di sinistra.
Due in particolare, il wadi Hovar e, più a sud, il wadi El Malik (o Milk), anche se ormai fossili presentano ancora una chiara morfologia fluviale, attestata anche da qualche pianta e dai rari pozzi che attingono alla falda freatica, permettendo la sopravvivenza a sparuti nuclei di nomadi Hassanya e Manasir ed alle loro mandrie.

 

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Rub al Khali, Oman in fuoristrada

fuoristrada sulle dune

fuoristrada sulle dune

Reportage – Non ancora interamente esplorato e praticamente disabitato, il “Rub al Khali” o “quarto vuoto”, “il deserto dei deserti” esteso su un’area di 650.000 kmq, è accessibile da Salalah, nell’estremo sud, percorrendo dodici ore di strada, circa un migliaio di chilometri, dalla capitale Muscat. “Il deserto non si abita, si attraversa” dicono i pastori beduini, gli Arabi più autentici, sempre alla ricerca di nuovi pascoli e di acqua. Si attraversa il territorio omanita, tremilacinquecento chilometri da Nord a Sud attraverso il grande deserto dell’Arabia fino alle coste dell’oceano Indiano.

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Lungo il Corridoio di Wakhan, al confine col Pakistan

Tajikistan, foto Giulio Badini

Tajikistan, foto Giulio Badini

Il limite meridionale dell’altopiano del Pamir è delimitato dal corridoio di Wakhan (Wakhan Corridor), una stretta vallata di territorio afgano che divide la regione del Gorno-Badakhshan (Tajikistan) dalla provincia Nord-Occidentale del Pakistan. Percorrendo in fuoristrada il lato tajiko del corridoio di Wakhan, oltre alla parte afghana, si scorgono chiaramente gli alti picchi innevati già in territorio pakistano. Un stretta striscia di territorio afgano nella provincia del Badakhshan sull’antica Via della Seta percorso da mercanti, esploratori e viaggiatori di ogni tempo. Il vento gelido non permette alcun tipo di coltivazione. In alcuni punti largo meno di sedici chilometri, il Corridorio di Wakhan (in persiano واخان, creato alla fine del XIX secolo dall’impero britannico), nella regione montuosa del Pamir, si estende per circa 300 km al confine tra Tajikstan e Afghanistan, da cui è separato dall’Amu Darya. Per millenni è stato il punto d’incontro tra Asia centro-occidentale ed Asia centro-orientale. Spedizione in Italia in 4×4 con Viaggi Levi, www.viaggilevi.com

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Tajikistan in fuoristrada

Tajikistan in fuoristrada

Tajikistan in fuoristrada

Reportage – A bordo di un fuoristrada si attraversa il Pamir, localmente “Bam-i-Dunya”, il “Tetto del Mondo”, tra vette alte 7000 metri, laghi, praterie e incontri con nomadi nelle loro yurte in una delle aree più inesplorate del mondo. Lungo la M41 Pamir Highway, l’itinerario si snoda da Khorog a Osh con una traversata di 728 chilometri (due giorni circa) su una strada dal pessimo asfalto, estremamente impegnativa per le sospensioni, priva di punti di rifornimento carburante e sistemazioni alberghiere. Ma guidare lungo vallate solitarie ad alta quota, con vette che superano i 7000 metri, ai confini del mondo, è un’esperienza che rimane dentro tutta la vita.

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