"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

tesori

Arrampicata su ghiaccio e ciaspole in Val di Fundres

suedtirol.info

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44 km di piste immerse nei sentieri innevati da percorrere a piedi o con le ciaspole alla scoperta degli antichi masi Hoferhof, Oberhofer e Pichlerhof a Maranza-Valles, in Val di Fundres e sull’Alpe di Rodengo, nell’area vacanze ‘sci & malghe’ Rio Pusteria, alla confluenza della Val Pusteria con la Valle Isarco.
Dalla cima del monte Gitschberg, a quota 2510 m, da una apposita piattaforma panoramica si scorgono 500 vette alpine tra Austria, Alto Adige e Dolomiti, una finestra naturale sulle Dolomiti meno affollate.

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Havelock, paradiso nascosto delle Andamane

Havelock AndamaneA Port Blair, capitale delle Andamane, si atterra nell’unico aeroporto dell’arcipelago. Da qui partono battelli e traghetti verso atolli e isole leggendarie come Havelock, dal nome del generale inglese Henry Havelock (1795-1857), a lungo nella Compagnia delle Indie. In due ore di navigazione in catamarano si raggiunge l’isola, una delle più grandi dell’arcipelago con i suoi 90 km quadrati, rinomata per l’ecosistema intatto. Qui il tempo scorre lento, scandito dall’arrivo dei colorati pescherecci in legno dei pescatori, straripanti di aragoste giganti, granchi enormi, squali.

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L’Archivio di Stato di Modena svela i suoi tesori

Bolla imperiale, conservata in Archivio di Stato

Bolla imperiale, conservata in Archivio di Stato

I secoli passati diventano reali, gli uomini che ci hanno preceduto sono lì presenti, nelle migliaia di carte che hanno scritto. L’Archivio di Stato di Modena ha per sua caratteristica di dare consistenza al passato, ma non solo, passeggiando per i depositi è possibile “toccarlo”, respirarne l’odore. Custode di oltre tredici secoli di storia, l’Archivio di Stato di Modena è uno dei 103 istituti archivistici dello stato presenti sul territorio nazionale. Conserva nel suo immenso patrimonio documentario, le carte della Casa d’Este, una delle dinastie preunitarie più rilevanti, grazie alla sua longevità.

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Nelle catacombe della Palermo sotterranea

Catacomba Porta d'Ossuna

Catacomba Porta d’Ossuna, Palermo

Apre eccezionalmente al pubblico quello che fu il cimitero e il rifugio dei primi cristiani, scoperto per caso nel Settecento. Sotto una delle più trafficate arterie cittadine, corso Alberto Amedeo, si snoda la Catacomba di Porta d’Ossuna il cui ingresso attuale, a forma circolare, fu realizzato nel 1785 per volere del re Ferdinando I di Borbone. Si tratta di un cimitero ipogeo paleocristiano, databile tra il IV e il V secolo, costruito nella depressione naturale del Papireto. Ingresso su prenotazione, dal 18 al 20 ottobre e dal 25 al 27 ottobre, dalle ore 10 alle 13. Gruppi max 30 persone, durata 1 ora, non accessibile ai disabili, www.leviedeitesori.it

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A Palermo sulle orme del Gattopardo

Palazzo Alliata

Palazzo Alliata

Affreschi, torri, scalinate sontuose: così vivevano i nobili. A Palermo, sulle orme del “Gattopardo”, si visitano due splendide dimore nobiliari. C’è la mano di Ernesto Basile nei prospetti e negli atri di Palazzo Francavilla (via Ruggero Settimo 8, a lato del Teatro Massimo, domenica 27 ottobre alle 10, 11.30, 16.30, 18, gruppi di 30, durata 1 ora, euro 15).
Il palazzo nacque nel 1783, come dimora di Ignazio Barone. Luigi Majorca e Mortillaro, conte di Francavilla, chiamò i migliori architetti del tempo. Sorse invece sulle mura puniche della città il Palazzo Conte Federico, dimora nobiliare sita in via Biscottari (su prenotazione, domenica 3 novembre alle 10, 11.30, 16.30, 18. Gruppi di 30 persona, durata 1 ora, euro 15). Info www.leviedeitesori.it. Il palazzo ingloba la torre dello Scrigno, del XII secolo, sorta sull’antichissima Porta Busuemi, che guardava uno dei bracci di mare che lambivano l’antica città. Lo scalone rosso è opera di Venanzio Marvuglia, all’interno sono affreschi di Vito D’Anna e Gaspare Serenario. Il palazzo è ancora oggi abitato dai discendenti di Federico d’Antiochia, uno dei figli di Federico II.

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