"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

Nelle catacombe della Palermo sotterranea

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Catacomba Porta d'Ossuna

Catacomba Porta d’Ossuna, Palermo

Apre eccezionalmente al pubblico quello che fu il cimitero e il rifugio dei primi cristiani, scoperto per caso nel Settecento. Sotto una delle più trafficate arterie cittadine, corso Alberto Amedeo, si snoda la Catacomba di Porta d’Ossuna il cui ingresso attuale, a forma circolare, fu realizzato nel 1785 per volere del re Ferdinando I di Borbone. Si tratta di un cimitero ipogeo paleocristiano, databile tra il IV e il V secolo, costruito nella depressione naturale del Papireto. Ingresso su prenotazione, dal 18 al 20 ottobre e dal 25 al 27 ottobre, dalle ore 10 alle 13. Gruppi max 30 persone, durata 1 ora, non accessibile ai disabili, www.leviedeitesori.it


Il complesso fu scoperto nel 1739 durante i lavori per la costruzione del convento delle Cappuccinelle (il giardiniere del barone Quaranta vi precipitò dentro) ed esplorato dal Principe di Torremuzza. Successivamente, nel 1907, fu studiato per la prima volta da Schultze. La catacomba si sviluppa su un asse est-ovest con diversi corridoi perpendicolari, dove si aprono arcosoli, loculi e cubicoli. Un tempo lo sviluppo era maggiore, ma la costruzione del baluardo del Papireto ha interrotto i camminamenti. Alla scoperta, nel XVIII secolo, fu rinvenuta un’iscrizione funeraria per una bambina, oggi conservata al Museo archeologico regionale “Antonio Salinas”. Durante la seconda guerra mondiale le catacombe vennero utilizzate come ricovero dalla popolazione per rifugiarsi dai bombardamenti. Oggi la gestione delle catacombe è affidata alla Pontificia Commissione di Archeologia sacra della Santa Sede.
Le vie dei tesori – Trenta tesori di arte, scienza e natura visitabili con il contributo di 1 euro, ottanta eventi gratuiti (incontri, performance, mostre, spettacoli, passeggiate d’autore) con ospiti d’eccezione. In quattro weekend tra ottobre e novembre la città di Palermo si svela ai visitatori come mai ha fatto grazie alle “Vie dei tesori”, il Festival del luoghi e delle idee che – partito sette anni fa come iniziativa per celebrare il bicentenario dell’Università di Palermo – diventa adesso una manifestazione guidata dall’Ateneo che mette a rete tutte le principali istituzioni e associazioni della città, dal Comune alla Diocesi, dal Conservatorio di musica Vincenzo Bellini all’Accademia di Belle Arti, dall’associazione Dimore storiche all’Ecomuseo urbano diffuso “Mare memoria viva”. La manifestazione si svolgerà in tre fine settimana di ottobre: venerdì, sabato e domenica (11-13, 18-20, 25-27) e nel primo di novembre (1-3).

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