viaggio
Cina del Sud, le minoranze etniche nel Fujian e Guizhou
di Giulio Badini – La Cina costituisce la terza nazione per estensione del pianeta, grande quasi l’intera Europa, e la prima per numero di abitanti, 1.342.000.000 persone, un quinto della popolazione mondiale. Ma non tutti gli abitanti della Cina sono cinesi propriamente detti, vale a dire di etnia han con discendenza mongolica e lingua mandarina. Nelle lontane regioni di frontiera e nei territori conquistati con le armi vivono infatti minoranze etniche e linguistiche caratterizzate dalle loro diverse origini, storie e tradizioni, dagli antichi costumi, dai peculiari stili di vita non ancora assimilati alla cultura cinese.
100 scatti per l’Umbria
“Il significato di un viaggio è nel suo percorso. E anche nel suo arrivo”.
A pensarla così Steve McCurry, fotoreporter statunitense e viaggiatore, autore della mostra “Sensational Umbria” aperta fino al 5 ottobre 2014 a Perugia. Un motivo in più, se ce ne fosse bisogno, per visitare questa bella regione, cuore verde d’Italia, nel relax e comfort garantito dalle strutture del Consorzio Umbria Benessere.
Nepal, in Mustang trekking nell’Ultimo Regno
Il territorio del Mustang è percorribile solo a piedi lungo sentieri di montagna, seguendo la via carovaniera che per secoli ha consentito il commercio del sale tra India e Tibet.
Un luogo non scontato, imprevedibile, da scoprire cercando di comprenderne la profondità, conoscendo meglio anche se stessi, le proprie reazioni e la capacità di far fronte, accettare e apprezzare situazioni inusuali, a volte stimolanti ma molto spesso altrettanto scomode e faticose.
India, in Rajasthan nel deserto del Thar
di Giulio Badini – Una delle immagini più stereotipate dell’India, quella delle donne dagli abiti coloratissimi e dai gioielli raffinati, degli elefanti bardati o al lavoro, dei cammelli somati e delle città che sembrano emergere dal deserto come da un sogno, coincide con il Rajasthan, lo stato di nord-ovest verso i confini con il Pakistan grande più dell’Italia e occupato in gran parte dalla steppa e dal deserto del Thar, il deserto più vivace e affollato del mondo perchè basta qualche giorno di pioggia per trasformarlo in un immenso pascolo verde, gioia per gli animali domestici e selvaggi che vi pascolano.Da qui sono passate per secoli le carovane tra la Cina e il resto dell’India, per la Persia e l’Asia minore, arricchendo i mercanti locali e facendo splendide le sue città.
Gujarat, fra gli ultimi nomadi del deserto del Kutch
“Aavo Padharo” (“benvenuto”) ripetono con un sorriso in lingua gujarati gli abitanti del Gujarat, estrema propaggine occidentale della penisola indiana al confine con il Pakistan, dove il turismo non è ancora arrivato e l’India mette a nudo la sua anima più autentica.
Da Bhuj, il capoluogo del Kutch a due ore di volo a nord di Mumbai, con il suggestivo Aina Mahal, il “Palazzo degli Specchi” costruito nel XVIII secolo, e il Prag Mahal, il palazzo voluto dal reggente Rao Pragmalji II, la strada verso nord si addentra nel Rann (“palude salata”) di Kutch, il Grande Deserto ai confini con il deserto pakistano del Sindh, dove vivono le etnie dei nomadi Rabari, Banni e Koli.