"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

Africa

In Tanzania sulle orme di Selous

scimmie Tanzaniadi Giulio Badini – A 19 anni Selous si trasferì in Sud Africa e a 40 anni ottenne dal Re dei Matabele (nell’attuale Zimbabwe) il permesso di cacciare qualsiasi animale nelle sue terre. Da allora per quasi 20 anni Selous cacciò ed esplorò le regioni dello Zimbabwe e del bacino del Congo, sparando ad elefanti, raccogliendo campioni per musei e collezionisti privati. Fu insignito della medaglia dalla Royal Geographical Society per le sue esplorazioni in aree sconosciute.

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Tunisia, in fuoristrada nel deserto di Guerre Stellari

Ksar Ouled Soltane

Ksar Ouled Soltane

di Giulio Badini – Dall’isola di Djerba, l’antica terra dei lotofagi dell’Odissea divenuta perla del turismo balneare tunisino, si prosegue tra lagune con fenicotteri, palme da dattero e ulivi millenari verso le montagne dell’interno tunisino fino a raggiungere Ksar Oued Soltane, stupendo e monumentale granaio fortificato berbero del XV sec., composto da un agglomerato di 300 vani a volta a più piani raggiunti da scale aeree, set del film “Guerre stellari”. Poco distante lo scenografico villaggio berbero troglodita di Chenini, 18 km ad ovest di Tataouine, formato da un granaio fortificato del XII sec. ancora in funzione, un abitato scavato nella roccia e la candida moschea dei Sette Dormienti, che si rifà ad un racconto del Corano.

 

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Algeria, nelle dune del Grande Erg Orientale

Djemila porta sud

Djemila porta sud

di Giulio Badini – Quando si parla di turismo in Algeria, il pensiero corre subito ai molteplici possibili itinerari tra le dune degli immensi erg sabbiosi e gli imponenti rilievi montuosi del sud, dove il Sahara svela alcuni dei suoi volti più affascinanti e accattivanti.
L’Algeria, maggiore tra le nazioni sahariane e africane (grande quasi 8 volte l’Italia), risulta infatti occupata per l’ 85 % da deserti.

 

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Lalibela, Gerusalemme d’Africa

Etiopia del NordLalibela è un miracolo africano. Fino a pochi anni fa era irraggiungibile. Qui, sul grande altopiano circondato, nei lontani bassopiani, da terre islamiche, eremiti e contadini cristiani del Medioevo etiopico, realizzarono un sogno impossibile. Nel XII°secolo Gerusalemme, era ormai in mano musulmana: nessun pellegrino cristiano poteva sperare di raggiungerla. Questi cristiani d’Africa decisero, allora, di ricostruire Gerusalemme nel loro altopiano.

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In traghetto sul Fiume Senegal, da Saint Louis a Podor

canoa in Senegal

canoa in Senegal

Da Saint Louis, il primo insediamento francese in Africa, si naviga lungo il fiume Senegal che segna il confine naturale tra Senegal e Mauritania a bordo del “Bou El Mogdad”, nome di un indigeno africano morto nel 1880, che in epoca coloniale serviva per il trasporto misto. Navigando si vede uno spaccato di vita quotidiana africana, animato dalle etnie Toucouleur, Peul, Soninkè, Wolof e Mauri con i vestiti colorati delle donne, gli odori penetranti dei mercati, i pescatori intenti a buttare le reti, le piroghe che vanno e vengono, le donne che lavano le stoviglie, i bimbi vocianti a fare il bagno in attesa che i vestiti si asciughino, le mandrie all’abbeverata sulle due rive.

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