"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

In Tanzania sulle orme di Selous

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scimmie Tanzaniadi Giulio Badini – A 19 anni Selous si trasferì in Sud Africa e a 40 anni ottenne dal Re dei Matabele (nell’attuale Zimbabwe) il permesso di cacciare qualsiasi animale nelle sue terre. Da allora per quasi 20 anni Selous cacciò ed esplorò le regioni dello Zimbabwe e del bacino del Congo, sparando ad elefanti, raccogliendo campioni per musei e collezionisti privati. Fu insignito della medaglia dalla Royal Geographical Society per le sue esplorazioni in aree sconosciute.

Il 4 Gennaio del 1917 durante la Prima Guerra Mondiale, nel corso di un’azione contro una pattuglia tedesca sulle sponde del fiume Rufiji, fu ucciso. Fu sepolto sotto un albero di tamarindo e l’area fu trasformata poi in Riserva Nazionale con il nome Selous Game Riserve, oggi visitato da milioni di turisti.

 

struzzi TanzaniaTanzania, l’Africa dei safari
Trekking sulle pendici del Kilimangiaro
Il cratere di Ngorongoro, che risale all’attività vulcanica degli ultimi 25 milioni di anni, offre nella sua caldera a 2.200 m di quota in assoluto la maggior densità di fauna selvatica della terra (25 mila animali di grossa taglia), con rappresentate tutte le specie presenti nell’Africa orientale: leoni, elefanti, rinoceronti, bufali, gnu, gazzelle, zebre, antilopi e, nel lago salato situato sul fondo, enormi stormi di fenicotteri rosa. Non a caso è stato paragonato all’Arca di Noè e al Giardino dell’Eden. Il più famoso di tutti rimane il Parco di Serengeti, confinante con il famoso parco kenyoto di Maasai Mara. Qui si può avere un’idea di come poteva essere l’Africa orientale prima dell’arrivo e dello sterminio faunistico operato dall’uomo bianco cacciatore alla fine del XIX secolo.
elefante TanzaniaSulle infinite savane vi sono milioni di ungulati in perenne movimento alla ricerca di pascoli e acqua, controllati e seguiti a vista dai predatori, a formare uno degli spettacoli più impressionanti che si possa vedere in natura; si tratta infatti della maggior concentrazione di erbivori al mondo: un milione e mezzo di gnu, un milione di gazzelle, 300 mila zebre, 74 mila bufali, 10 mila giraffe, 7.000 elefanti, 100 rinoceronti strettamente marcati da leoni, leopardi, ghepardi, iene, licaoni e coccodrilli. Durante la stagione delle piogge questi vivono nel Maasai Mara, ma quando laghi e fiumi si seccano gli erbivori partono in massa verso ovest, destinazione Serengeti, in cerca di nuovi pascoli, per fare ritorno ad est prima della nuova stagione delle piogge, con un percorso circolare di 2.500 km. Si tratta della maggior migrazione periodica di fauna selvaggia del pianeta, macroscopica rappresentazione dell’epica e perenne lotta per la sopravvivenza. La presenza di un così elevato numero di erbivori svolge una precisa funzione ecologica a vantaggio dell’ambiente: se ogni giorno divorano infatti 4.000 tonnellate di erba, la concimano anche con 420 tonnellate di escrementi, contribuendo a fare ricrescere nuova vegetazione, in un ciclo continuo. Il Lake Manyara è un parco piccolo ma assai vario, dove si mischiano fiumi, laghi, foresta tropicale e savana arbustiva: ospita leoni, leopardi, ippopotami, babbuini, scimmie, cercopitechi, gnu, giraffe, bufali, impala, zebre e uccelli acquatici come fenicotteri rosa e gru, nonché la più numerosa popolazione di elefanti. Il Parco di Tarangire risulta poco frequentato, ma è anche uno dei più belli: durante la stagione secca si possono ammirare grandi concentrazioni di animali, compresi branchi di elefanti composti da oltre 400 esemplari. Si incontrano leoni, leopardi, ghepardi e bufali, ma anche animali rari come kudu, orici, taurotraghi e gerenuk, oltre a 300 specie di volatili e uccelli acquatici e pitoni lunghi oltre sei metri.

 

safari in TanzaniaViaggio dall’Italia: con “I Viaggi di Maurizio Levi” (tel. 02 34 93 45 28, www.viaggilevi.com)  tour di 10 giorni dedicato ai parchi di Serengeti, Ngorongoro, Tarangire e lago Manyara, con pernottamenti in hotel e lodge. Partenze individuali settimanali con voli di linea Ethiopian Airlines o Klm da Milano e Roma per tutto l’anno, pensione completa, guida-autista di lingua italiana, quote da 1.840 euro in doppia per i servizi in loco, più 340 euro per ingresso parchi, voli dall’Italia a partire da 850 euro.
Per le partenze comprese tra 1 aprile e 31 maggio 2014 riduzione di 580 euro a persona.
In Tanzania Viaggi Levi propone altri due itinerari.

 

 

 

antilopi TanzaniaTERRITORIO – La Tanzania, con il confinante e più famoso Kenya, rappresenta infatti il luogo migliore per un safari nell’Africa orientale. Grande tre volte l’Italia, tra parchi e riserve protegge il 28 % del territorio nazionale (una superficie estesa quasi quanto l’Italia), ma aggiungendo le riserve forestali si sale al 40 %, un record a livello continentale e mondiale. L’interno si presenta come un vasto altopiano ad un’altezza di 1-1.500 metri ricoperto da foresta rada, savana più o meno arborata e da steppa semidesertica, circondato da enormi laghi e da alte montagne di recente formazione. Con parecchie peculiarità a livello geografico e ambientale. Qui hanno le loro sorgenti due dei maggiori fiumi del mondo, Nilo e Congo, che con gli altri corsi minori versano le loro acque nel Mediterraneo, nell’Atlantico e nell’oceano Indiano. Tra i laghi che la circondano vanno ricordati il Vittoria, maggiore per estensione in Africa e terzo nel mondo, e il Tanganica, che con i suoi – 1.435 m è tra i più profondi in assoluto. Tra le montagne il Kilimangiaro, con 5.895 m massima vetta del continente sempre imbiancato di neve anche se si trova poco sotto l’Equatore, il Meru (4.566 m) e il cratere del vulcano Ngorongoro, con i suoi 20 km di diametro e 700 m di profondità tra i maggiori al mondo. Per le loro caratteristiche ambientali Kilimangiaro, Nogorongoro e i parchi di Serengeti e Selous sono stati inclusi dall’Unesco nella lista del patrimonio dell’umanità.

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