"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel
Laura Colognesi

Laura Colognesi

Giornalista e velista veneziana, da sempre viaggia per il mondo nei luoghi più sperduti con curiosità e nuovi occhi.
Ex membro della Guardia Costiera Volontaria di Venezia, dal 2010 al 2014 direttore editoriale della rivista nazionale cartacea “Mete d’Italia e del Mondo”.
Migrazioni varie nell’editoria turistica, dalla direzione del mensile “Last Minute & Viaggi” al ruolo di Amministratore Delegato di “To Get Air”, rivista di bordo della Compagnia aerea di bandiera Danube Wings con sede a Bratislava.
Da febbraio 2014 dirige il periodico cartaceo “News Magazine”.
Da giugno 2014 Marketing Manager Italia del tour operator “Orient Explorer Armenia” con sede a Yerevan e da ottobre Direttore Mercato Estero Casa Editrice Fusta, specializzata nella scoperta del mondo a piedi. Attualmente direttore del mensile “Sulle Strade d’Europa” e del bimestrale “In & Out”.
Membro del GIST Gruppo Italiano Stampa Turistica.
Co-autrice della “Guida al turismo enogastronomico 2015”:
Adora leggere (libri preferiti “Il vecchio e il mare” – Hemingway, “La vita davanti a sè”- Romain Gary), scoprire i luoghi a passo di nordic walking, i gatti, le città decadenti, i porti e chi non si prende troppo sul serio.

 

Da domani in edicola EnoS Veneto, storie nascoste e passioni del vino

auto storiche lungo la Conegliano ValdobbiadeneDa domani sarà in edicola “EnoS Veneto”, il primo numero trimestrale dell’edizione dedicata al Veneto con focus sulla storia dell’enologia nella regione, sulle storie autentiche, sui territori, sulle strade del vino ed uno speciale sulle tradizioni delle festività natalizie in tavola. Nel primo numero (68 pagine, a colori), si ripercorre la storia della nascita della vite in Veneto: dai Paleoveneti all’Acinatico, racconta la storia dell’enologia in questa regione e lo sviluppo della bevanda magica nettare dell’anima le cui prime presenze della Vitis vinifera risalgono a fossili di 50 milioni di anni fa in lessinia, nel veronese. La vite cominciò ad essere coltivata 4000 anni fa tra Garda e Colli Euganei.

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Le 5 vacanze estive che non conoscevi

Porto Santo spiaggieLontano dalle spiagge affollate, esistono destinazioni inusuali da visitare senza l’affollamento dei mesi più vacanzieri dell’anno, selezionate dai consulenti di viaggio CartOrange. Per chi non vuole rinunciare a sole e spiagge, la meta consigliata è Porto Santo, isola portoghese dell’arcipelago di Madeira nell’oceano Atlantico. Porto Santo ha 9 km di spiaggia solitaria e il mare ha trasparenze da cartolina.

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A Treviso la 16° Borsa del Turismo Sociale e Associato

Parco del Sile in biciclettaDall’8 al 10 aprile Treviso ospiterà la 16° BTSA – Borsa del Turismo Sociale e Associato promossa da Rete System, società promotrice di CRALnetwork, rete di circa 5.000 cral e associazioni italiane. Sessanquattro buyers italiani ed esteri, provenienti da Slovenia, Austria, Malta e Polonia, e oltre cento sellers incroceranno domanda e offerta nel workshop turistico in programma sabato nella cornice del Park Hotel Villa Fiorita a Monastier (TV). Venerdì 8 aprile saranno presentati due importanti progetti: la pista ciclabile Monaco di Baviera – Venezia, lunga 560 km e con 3.000 metri di altitudine da superare, per valorizzare i territori transfrontalieri e lo sviluppo del Bike tourism, e il nuovo portale cralnetwork.it trasformato in un workshop on line.

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Vulcani, storie e segreti a Milano

Stromboli, foto Marco StoppatoIo quando guardo una montagna aspetto sempre che si converta in vulcano (Italo Svevo). E ai 500 vulcani ancora attivi nel mondo è dedicata l’esposizione Vulcani, dal 16 marzo all’11 settembre 2016 il Museo di Storia Naturale di Milano, a cura del vulcanologo Marco Stoppato. La mostra è promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, dal Museo di Storia Naturale di Milano con l’Associazione di divulgazione scientifica Vulcano Esplorazioni e Silvana Editoriale, che ne editerà anche il catalogo.

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Ethiopia, trekking nei monti del Semièn

Semien trekkingDai monti del Semièn, il “paese del freddo”, i più alti dell’acrocoro etiopico, uno dei pochissimi luoghi in Africa in cui nevica regolarmente, sgorga l’acqua che alimenta il Nilo Azzurro. Una natura immensa, carismatica e minacciosa, mai uguale a se stessa, a tratti struggente, che durante la stagione delle piogge è avvolta da nebbie malinconiche ed arcobaleni commoventi, limitata a nord e a est dal fiume Takkazé e a sud e a ovest dai suoi affluenti Balagas e Dequiquó, un legame stretto tra la terra e l’uomo, legato alla sopravvivenza, che qui non si è mai interrotto. Quasi a sottolineare la provvisorietà e la caducità della vita umana davanti all’immortalità della natura. Un isolamento così intenso da costringere a fare i conti con i propri limiti.

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