"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

Shandong, viaggio fuori rotta nella Cina di Confucio

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porto di Qingdao

porto di Qingdao

Reportage – Sette giorni in un angolo di Cina fuori rotta, nella Provincia costiera dello Shandong, da Qingdao a Qufu, sulle orme di Confucio fino a Pechino, capitale della prima potenza commerciale al mondo nel 2013, artefice di uno sviluppo economico senza precedenti

Il tempo s’è fermato nel Mar Giallo, lungo i 42 km di lungomare della città costiera di Qingdao, la più europea delle metropoli cinesi, ad un’ora di volo dalla Corea.

 

lungomare di Qingdao, Mar Giallo Cinese

lungomare di Qingdao, Mar Giallo Cinese

Quasi assenti gli stormi di motorini, il traffico convulso e lo smog delle metropoli cinesi in questo angolo di Cina fuori rotta, nella Provincia costiera dello Shandong, la più orientale della Repubblica Popolare Cinese, dove si respira l’impronta tedesca di fine 800. In un Paese soffocato dal traffico, dove i permessi di immatricolazione si vincono solo alla lotteria, per limitare lo smog, la bellezza della costa assolata di Qingdao, ad un’ora e venti minuti di volo da Beijing, attrae ogni anno 50 milioni di turisti, soprattutto coreani, facilitati da 15 voli giornalieri dalla Corea. Nei viali alberati la severa architettura in stile bavarese si fonde con gli edifici asiatici, impreziositi sui tetti da decorazioni a cresta con animali mitologici posti alla fine di ciascuna cresta con il compito di proteggere l’edificio dagli spiriti maligni, in un’atmosfera unica al mondo.

skyline di Qingdao

skyline di Qingdao

Salendo in collina, dal Parco Guanhai Shan si coglie con uno sguardo il fulcro dell’economia locale, il porto commerciale in continua espansione, il quarto del Paese per fatturato (dopo Shanghai, Shenzhen e Tianjin), riflesso nei grattacieli dello skyline metropolitano. Nelle insenature della baia di JiaoZhou si fermarono i primi coloni tedeschi 120 anni fa, lasciando un’impronta indelebile nello stabilimento (ancora visitabile) dove iniziò la produzione della storica birra Tsingtao, pilsner dal basso grado alcolico, la birra cinese più venduta in Cina ma anche nel mondo, esportata in 62 paesi. Passeggiando lungo il molo, simbolo della città costruito nel 1891, si scorgono una diga semi-circolare e il Padiglione Huilan, costruito in forma ottagonale (ingresso 2 yuan, orario 8-17). Uno sviluppo economico con investimenti come in nessun altro luogo del mondo, ben visibile nel nuovo distretto finanziario, vivacizzato da un susseguirsi incessante di banche e società internazionali.

 

Da Qingdao, con autobus di linea, si raggiunge il monte Laoshan a circa 30 km dalla città, luogo di nascita del Taoismo, per escursioni di uno, due o tre giorni, conosciuto come il monte più famoso vicino al mare, in uno dei luoghi più spettacolari della Cina. Si devono affrontare due ore di camminata (o mezz’ora di funivia) per arrivare sulla vetta, ma ne vale la pena. Dall’alto lo sguardo si perde sulle onde del Mar Giallo che sfiorano la sabbia e sui pini che ricoprono silenziosi i pendii in cui si nascondono 218 luoghi d’interesse turistico. Nel periodo di massimo splendore del Taoismo, sul monte vi erano otto templi Taoisti e nelle 72 foresterie alloggiavano quasi 1.000 monaci. Il Palazzo Taiqing, ancora visitabile, costruito durante il primo periodo della dinastia dei Song Settentrionali (960-1127), fu la dimora di Pu Songling, famoso romanziere della dinastia Qing (1644-1911). Legate ad antiche leggende anche le sorgenti Tianyi, Shenshui (acqua degli immortali) e Shengshuiyang (oceano d’acqua sacra) nel Palazzo Shangqing.

Da Qingdao si attraversano in treno le sonnolente campagne dello Shandong, sempre più abbandonate per inseguire la prosperità nelle metropoli, percorrendo 700 km con il treno ad alta velocità fino alla città di Qufu, cuore spirituale della Cina, dove visse Confucio tra il 551 e il 479 a.C., in un’epoca di declino e di grandi sconvolgimenti. Ma Confucio non se n’è mai andato, la sua presenza si respira ovunque. Un’atmosfera quasi sospesa nel tempo nelle cerimonie mattutine davanti al tempio, in cui leggiadre danzatrici rendono omaggio all’ideatore del Confucianesimo, precursore indimenticato di un’idea della società basata su doveri morali, ancora oggi alla base della società cinese.

 

architettura cinese

architettura cinese

A Qufu (Qu = tortuosa, Fu = collina) tutto parla di lui, dal Tempio di Confucio (costruito nel 478 a.C., 200 anni prima della Grande Muraglia) alla Residenza dei suoi discendenti e alla Foresta dei Kong. A un km da quella che fu la porta settentrionale di Qufu si visita il cimitero dove riposano Confucio e i suoi 100.000 discendenti, immerso in una foresta di 200.000 tra pini e cipressi, la più vasta e antica che l’uomo abbia costruito e conservato, vale da solo il viaggio. Lungo il viale lastricato si ergono maestosi due grifoni, due pantere e due custodi, i simboli dei più alti onori funebri. Non è difficile incontrare uno dei numerosissimi discendenti di Confucio, orgogliosi ambasciatori di un passato ancora molto presente nella vita di tutti i giorni ma che non disdegna il business turistico.

Da Qufu a Beijing

mercati di Pechino

mercati di Pechino

Da Qufu si raggiunge Beijing in due ore con il treno ad alta velocità. Dove 700.000 anni fa visse l’Homo Pekinensis, uomo primitivo del pleistocene, sorge e si trasforma a ritmi vertiginosi il fulcro politico, culturale e di scambio internazionale della prima potenza commerciale al mondo, divisa in 18 distretti su un’area di 17.000 chilometri quadrati con una popolazione di 16 milioni di abitanti. Ma Pechino (letteralmente “Capitale del Nord”), cosmopolita, camaleontica e poliglotta, si rivela ogni giorno più occidentale e meno cinese, proiettata verso l’esterno dopo l’isolamento soffocante imposto da Mao. Il suo ritratto è ancora esposto in piazza Tienanmen, nel cuore della capitale, la stessa che è intrisa di consumismo nelle mille luci effimere dei centri commerciali stretti fra grattacieli luccicanti. Ma l’anima più autentica rivive nei monumenti che hanno segnato la sua storia millenaria. Ogni stanza nasconde una storia da ascoltare nella Città Proibita, il più grande complesso di edifici del suo genere al mondo, il massimo capolavoro dell’architettura cinese, visitabile in un giorno. Costruito nel XIII secolo dall’allora casa regnante degli Yuan su una superficie di 720.000 mq e circondato da un corso d’acqua largo 50 m e da un muro alto 10,4 m, munito a ciascun angolo di una torre di guardia, il complesso comprende oltre novemila vani, edificati in legno e in mattonelle invetriate gialle, il colore imperiale.

Badalin, Grande Muraglia

Badalin, Grande Muraglia

Da Badaling, circa 80 km a nord-ovest di Pechino, si sale lungo i gradini della Grande Muraglia, una delle otto meraviglie del mondo, unico monumento costruito dall’uomo visibile dallo spazio, edificato dal III secolo a. C. dall’imperatore Qin Shi Huang. Il Tempio del Cielo, le tombe Ming, il più compatto gruppo tombale imperiale della Cina, e la natura mistica del Palazzo d’Estate, dove trascorrere almeno un pomeriggio, svelano l’antica cultura cinese ma al tempo stesso la metamorfosi di una nazione proiettata nel futuro.

 

 

Consigli di viaggio Pechino
Cosa vedere a Pechino fuori dai circuiti turistici
La Beijing autentica si scopre a piedi, nei vicoli stretti, gli “hutong”, dove si procede zigzagando fra le case alla scoperta della vita quotidiana degli abitanti di Pechino. Gli hutong sono vicoli formati da file di siheyuan, le tradizionali abitazioni a corte. Molti quartieri sono formati dall’unione di più siheyuan tra di loro, a formare un hutong. Nel punto più stretto il Qianshi Hutong, vicino a Qianmen, è largo solamente 40 centimetri. Il più antico hutong è il Sanmiaojie, vicino al Centro Commerciale Guohua in Changchunjie. Il più lungo è il Dongxi-jiaominxiang, che si estende per 3,2 km da Chongwenmennei Dajie a Bei Xinhua Jie. L’hutong con più curve è Jiudaowan, vicino a Beixinqiao, con 19 curve: qui è facile perdersi.
Nel 1949 gli hutong raggiunsero la cifra record di 1330, scomparsi nel corso dei decenni successivi, rimpiazzati dalle trafficate strade metropolitane. Gli hutong vicino a Gulou e Shichahai Lake sono ancora oggi ben conservati (raggiungibili con i filobus 107 e 118).
Il Distretto Artistico 798 (Jiuxianqiao Road, Chaoyang District, autobus urbani 401, 402), ex quartiere industriale costruito negli anni 50 che una decina d’anni fa divenne quasi per caso il più grande centro d’arte contemporanea a cielo aperto della Cina. Fu così che artisti in cerca d’ispirazione trasformarono una dismessa fabbrica di munizioni, la Factory 798 (da cui il nome) in una delle gallerie d’arte più famose di Pechino, sede di sfilate di moda, concerti, spettacoli di danza, oltre a mostre di mobili e oggetti di design.

Palazzo d'Estate Pechino

Palazzo d’Estate Pechino

Guida a Pechino parlante italiano: Jin Xiaofang, mail jinpechino@sina.com, tel 0086 13522392289
Mappa turistica e mappa metrò di Pechino: scaricabile su www.turismocinese.it/il-territorio/citta/pechino
Informazioni orari alza / ammaina bandiera in Piazza Tian’ anmen: 010-65257900
Dove dormire a Pechino: Pentahotel Pechino, nel 2° anello, in posizione centralissima vicino a Piazza Tienamen, a pochi metri dalle linee 2 e 5 della metrò, informale e giovane, con colazione intercontinentale. Circa 70 euro a notte, 3-18 Chongwenmen Wai St, Beijing,  Tel:+86 10 6708 1188, info www.pentahotels.com
Da Pechino per la Grande Muraglia: circa 45 minuti con il treno giornaliero L677 dalla stazione nord per Badaling, 80 km a nord-ovest della capitale, il tratto più turistico e spesso troppo affollato (apertura 6.30-19 in estate, 7-18 inverno). Entrata consigliata: nord, con grossi blocchi di pietra alti 7,8 metri. Il primo giorno dell’Anno Nuovo si svolge una gara con 10.000 partecipanti che scalano il tratto di muraglia. Consigliato invece il tratto poco battuto di Gubeikou.
Metropolitana: quattro linee, prezzo: dai 3 ai 5 yuan, orario 5:00 – 23:00.
Affittare casa a Pechino: circa 70.000 yuan al mese fra il 2° e 3° anello in posizione centralissima. Sono circa 7 milioni i cinesi che affittano casa nella capitale per lavoro e studio.
Specialità cucina di Pechino: anatra laccata alla pechinese (nome cinese Bei Jing Kao Ya), piatto raffinato della tradizione cinese e decisamente il più complesso. Servono 4 giorni per realizzarlo secondo la ricetta originale. Con un’incisione al livello del codrione e soffiando, la pelle viene staccata dalla carne, amalgata con miele e successivamente appesa in un locale ben aerato. Pelle e carne sono tagliate a fette che s’inzuppano in una salsa, prima di arrotolarle in piccole crespelle con cipolla verde o di bianco di porro affettato in modo sottile. Il tutto è accompagnato da un brodo preparato a partire dalla carcassa e da una verdura conservata nell’aceto. Da condire con la salsa Hoi-Sin.
Street food: nelle bancarelle lungo le strade si assaporano ottimi spiedini “da passeggio” di scorpione, grilli, gamberoni rossi alla piastra e larve di insetto.
Informazioni turistiche Pechino: www.bjta.gov.cn
Case da tè: molto popolari sia fra i cinesi che fra gli stranieri, sono un punto d’incontro in cui assistere a spettacoli d’opera mentre si sorseggia un tè.
Consigli di viaggio Provincia Shandong
Ufficio turismo Shandong: www.sdta.cn, con wine tour e visite ai castelli.
Consigli di viaggio Qingdao
Info turistiche: www.thatsqingdao.com
Dove dormire a Qingdao: Grand Regency Hotel Qingdao,  N.110 Hongkong Zhong Road, www.regencyhotelqd.com, avvenieristico hotel per clientela business.
Cosa vedere: Xiaoyu Mountain, Base internazionale di vela di Qingdao, giardino per l’Expo Mondiale di Giardinaggio 2014. 
Eventi internazionali nel 2014 a Qingdao: Qingdao International Horticultural Exposition, con espositori provenienti da 37 nazioni, dal 25 aprile al 25 ottobre 2014 nel Baiguo Mountain Forest Park, su un’area attualmente in costruzione dislocata su 241 acri, www.qingdaoexpo2014.org
Festival internazionale della birra – Il più grande festival della birra in Asia coniuga turismo, affari, scienza, tecnologia e sport con rappresentazioni teatrali, gare a chi beve più birra, mostre delle varie birre prodotte in Cina e all’estero. Si svolge tutti gli anni a metà agosto, per due settimane, nella “Città della Birra” al “Qingdao Stone Old Man National Tourism and Holiday Resort”, www.thatsqingdao.com/tag/qingdao-beer-festival
Tsingtao Beer Museum: visita allo storico stabilimento tedesco della birra Tsingtao, pilsner dal basso grado alcolico, la birra cinese più venduta in Cina ma anche nel mondo, esportata in 62 paesi. Fondato nel 1903, 56 DengZhou Road, tel +86 (532) 8383-3437, ShiBei District, TaiDong Area.
Specialità cucina di Qingdao: Hot pot di Qingdao. Simile alla fonduta, nell’hot pot diversi tipi di carne e verdure, disposti su un centro-tavola girevole, vengono cucinati al momento, in un ricco brodo all’interno di una pentola disposta davanti a ciascuno, che sceglie quindi ingredienti e tempi. La cucina di Qingdao è ricca di frutti di mare, gamberi giganti, molluschi e alghe.

danzatrici di Qufu

danzatrici di Qufu

Consigli di viaggio Qufu
Come arrivare: da Pechino si raggiunge Qufu in due ore (650 km, euro 25 circa.
Dove dormire: Shangri la Hotel Qufu, N.3 Chunqiu Middle Rd, Tel:+86 537 505 8888, primo hotel internazionale aperto a Qufu il 1° agosto 2013, info www.shangri-la.com/qufu/shangrila. Hotel raffinato curato nei dettagli, con business center all’avanguardia e suite panoramiche con vista su Qufu. Il nome della catena internazionale di hotel di lusso presente in 81 Paesi deriva da Shangri-La, un luogo immaginario descritto nel romanzo “Orizzonte perduto”, scritto da James Hilton nel 1933.
Cosa vedere a Qufu: tempio e casa di Confucio, Cimitero della famiglia di Confucio (almeno un pomeriggio), Tomba di Shao Hao.

 

Notizie utili
In Cina senza visto per soggiorni di 72 ore: con Visa-free Transit per i viaggiatori in sosta a Pechino o Shanghai per meno di 72 ore, in possesso di visto o biglietto aereo o la prenotazione aerea per la destinazione finale.
Organizzare il viaggio dall’Italia: Ufficio Nazionale del Turismo Cinese, Via Nazionale 75, Roma. Orari apertura lun – ven 09.00 – 12.00 e 14.00 17.00, www.turismocinese.it
Collegamenti aerei: con China Eastern Airlines volo giornaliero Roma Fiumicino-Shanghai e da Roma a Wenzhou ogni martedì e giovedì. Con Cathay Pacific da Roma a Shanghai, via Hong Kong, con il nuovo modello di configurazione di volo Premium Economy Class.
Ore di volo da Roma Fiumicino: circa 11 senza scali.
Visti d’ingresso: Passaporto con validità residua di almeno sei mesi e visto d’ingresso, info www.fmprc.gov.cn). Non è previsto il rilascio di visti ai posti di frontiera, per cui coloro che all’arrivo in territorio cinese ne risultano sprovvisti vengono respinti.
Guidare in Cina: Non sono riconosciute né le patenti nazionali straniere, salvo quelle rilasciate a Hong Kong e Macao, né quelle internazionali ma è possibile farsi rilasciare una patente temporanea. Info “Viaggiare Sicuri”, www.viaggiaresicuri.it/index.php?cina
Come spostarsi all’interno: eccellente la rete ferroviaria ad alta velocità, che consente anche di ammirare il panorama. Da Pechino si raggiunge Qufu in due ore.
Da leggere prima di partire: “Cigni selvatici” (Jung Chang, 1991), la storia vera di “tre figlie della Cina” – l’autrice, sua madre e sua nonna – “il viaggio più intimo e rivelatore che si possa fare oggi in un secolo di vita cinese” (La Repubblica).

 

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