"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

Nuova Zelanda, rafting nelle grotte sotterranee di Waitomo

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Waitomo Glowworm

Waitomo Glowworm

A 180 km a sud di Auckland si entra nelle sorprendenti grotte di Waitomo, un enorme complesso di grotte calcaree, formatesi circa 30 milioni di anni dall’erosione dell’Oceano Pacifico. Situate a 12 chilometri da Te Kuiti, la maggior parte delle caverne è abitata da un insetto chiamato glow-worm, una specie endemica rara, l’Arachnocampa luminosa, luminescente come la lucciola, che proietta su stallattiti e stalagmiti un gioco di luci naturali molto suggestivo, simile ad un cielo stellato. Questa piccolo insetto vive solo undici mesi, dei quali nove passati sotto forma di larva attaccata alle pareti rocciose. Ed è durante proprio la larva, durante la sua breve esistenza, a brillare, dando vita ad uno spettacolo fra i più suggestivi al mondo. In barca, con una visita guidata di 45 minuti, si esplorano canali sotterranei, enigmatici e silenziosi.

 

 

Nella lingua maori “Waitomo” deriva da wai (“acqua”) e tomo (“dolina”), quindi “acqua che passa attraverso un buco”. Ma l’avventura diventa intensa nella vicina Ruakuri Caves, col rafting sotterraneo nei tre percorsi Black Abyss, dove si scende a 35 metri di profondità, Black Labyrinth, lungo il fiume sotterraneo Waitomo e Black Odyssey, solo per i più esperti. Da 90 a 140 euro circa, partenze giornaliere, www.waitomo-museum.co.nz.

 

Nuova ZelandaUna natura silenziosa e avvolgente attraversa tutta la Nuova Zelanda. Nell’isola del sud i due spettacoli ghiacciai di Fox e Franz Josef  e i fiordi di Milford Sound scivolano nel mare nel silenzio di una terra quasi disabitata. La Nuova Zelanda è la terra del “Signore degli Anelli”, ispirato all’opera letteraria di John Ronald Reuel Tolkien e reinterpretata dal registra Peter Jackson, che scelse Wellington, la sua città natale, per ambientare la trilogia in una natura selvaggia e incontaminata. Da Auckland si noleggia un’auto e si guida in direzione sud, lungo un percorso ricco di colline e vallate di boschi che costeggia insenature spettacolari, verso la penisola di Coromandel fino a Rotorua, attraversando una zona ricca di boschi di Kauri, soprannominata “la città dello zolfo” per l’intensa attività termale che la caratterizza. Qui si visitano le suggestive grotte di Waitomo. Attraverso la regione di Martinborough si attraversa una delle zone vinicole più importanti del paese, dove si producono vini di alta qualità, dai migliori Pinot Noir dell’isola ai grandissimi bianchi Chardonnay, Sauvignon, Riesling, Pinot Gris e Gewürztraminer.

Wellington

Wellington

All’estremo sud dell’Isola del Nord sorge Wellington, attuale capitale della Nuova Zelanda spesso paragonata a San Francisco, per le sue colorate abitazioni, le ripide vie e i cable car. Una volta approdati a Picton e ripresa l’auto, si parte alla scoperta dell’Isola del Sud con una prima tappa a Nelson per la visita del Parco Nazionale di Abel Tasman, punto di partenza per la crociera giornaliera verso la spiaggia di Kaiteri Beach.

 

Pancake Rocks

Pancake Rocks

La natura silenziosa del Parco Nazionale di Paparoa avvolge le Pancake Rocks, rocce stratificate che ricordano per la forma le tipiche frittelle, i ‘pancake’ appunto. La vista più spettacolare si gode dal Dolomite Point. Si prosegue fino a Greymouth, con la visita al ghiacciaio Franz Joseph, 24 km a Nord di Glacier, il più bello della Nuova Zelanda. La strada che conduce a Queenstown attraversa le Alpi Neozelandesi con panorami spettacolari, su cui svetta la magnifica vista del monte di Cook lungo la strada che porta a Christchurch, il principale centro dell’isola del sud nonché raffinata città dalla vivace cultura.
natura Nuova ZelandaViaggio dall’Italia: Nuova Zelanda in libertà (14 giorni/13 notti), itinerario: Auckland, Coromandel, Rotorua, Napier, Wellington, Nelson, Greymouth, Glaciers, Queenstown e Christchurch. Da € 1.230 euro a persona in doppia (voli intercontinentali esclusi, su richiesta da 1.050 euro a persona), fino al 31 marzo, info Australia World, Tel 011 0371200, @ info@australiaworld.it, www.australiaworld.it.

 

Il kiwi, l’uccello che non poteva volare, simbolo della Nuova Zelanda
Questo piccolo uccello ha un nome che suona familiare: kiwi (fam. Apterygidae). Non è lui che ha “copiato” il frutto, ma il contrario. Il kiwi è talmente popolare in Nuova Zelanda, sua patria, che ha dato il nome a molti “prodotti” tipici. Oltre ai frutti verdi qui coltivati, anche il dollaro neozelandese, il Kiwi dollar, gli è debitore. E persino i giocatori della nazionale di calcio sono chiamati affettuosamente “i Kiwi”. Tanto successo è dovuto forse più al suo buffo aspetto che a particolari doti fisiche. Il pennuto grande come un pollo, ha ali rudimentali che non servono a volare e non vede a un palmo dal suo becco. Eppure è un abile cacciatore notturno: scova lombrichi, ragni e lumache, di cui si nutre, grazie all’olfatto e poi li acchiappa scavando con il becco nel terreno. È chiamato così per il verso che emette di notte quando esce per nutrirsi: “ki-wi”.
Consigli di viaggio Nuova Zelanda
Quando andare: gennaio e febbraio. In Nuova Zelanda le stagioni sono invertite
Come arrivare: con Singapore Airlines da Roma e Milano (circa 23 ore, un solo scalo) e con Air New Zealand, compagnia di bandiera (circa 28 ore, con due scali).
Guidare in Nuova Zelanda: a sinistra
Documenti: passaporto, nessun visto richiesto.
Fuso orario: -12 GMT
Info turistiche: New Zealand Tourism Board, www.newzealand.com
Da leggere prima di partire: “Nuova Zelanda, il Paese dei grandi venti” (ed. White Star) di Monteath Colin

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