"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

Da Khartoum alle Piramidi di Meroe

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Sudan, Piramidi di Meroe

Piramidi di Meroe, spedizione in Sudan

Reportage – A circa 200 km a nord-est di Khartoum, si raggiunge in fuoristrada una piana desertica, addolcita da tenui sfumature pastello della sabbia, dalla quale si scorge una collina dal profilo seghettato, a tre chilometri dal Nilo. Si tratta della Necropoli Reale di Meroe, suggestivo luogo di sepoltura dei sovrani dell’antico Regno di Kush, costituito da oltre 40 piramidi, capitale meridionale del regno di Kush (800 a.C. – 350 a.C.). Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2011, il sito dell’antica città fu esplorato per la prima volta dal prussiano Richard Lepsius nel 1844. A sud del deserto nubiano, si inizia l’attraversamento del deserto del Bayuda, all’interno della grande ansa del Nilo. Nessuna possibilità di reperire carburante. Spedizioni dall’Italia www.viaggilevi.com, www.italtoursudan.com

 

Deserto Bayuda

Deserto Bayuda

Territorio prevalentemente sassoso, è caratterizzato da antichi coni vulcanici neri e vaste estensioni di sassi quarziferi bianchi da cui deriva il nome Bayuda (“bianco” in dialetto locale). Fondamentale mantenere alta la pressione delle gomme ed evitare il passaggio accanto agli alberi di acacia per le spine che bucano con estrema facilità il pneumatico. Si guida cercando di seguirei i letti dei wadi che, sebbene presentino fastidiosi cespuglietti che fanno rimbalzare la vettura, consentono di evitare le terribili pietraie ai lati.

 Merita una sosta Karima, con il sito del jebel Barkal (jebel in arabo significa “montagna”), il sito della necropoli reale di El Kurru e Nuri. Dalla cima del jebel Barkal, la Montagna Sacra (tempo per la salita a piedi: 15 minuti) si osservano le rovine della zona sacra di Napata, affascinanti come venticinque secoli fa. Alla base risalta il grande tempio di Amon, poi il deserto si fonde con i campi coltivati, qui fertilissimi. A Karima l’unico hotel di livello occidentale, la Nubian Rest-House. Chiamato anche “deserto libico”, il deserto occidentale, ai confini con il Chad e la Libia, è una delle più vaste e disabitate regioni desertiche della terra al di fuori dei poli. Nessun rifornimento carburante possibile.

Sudan, Deserto Occidentale

Sudan, Deserto Occidentale

Un mondo a parte, costellato da numerosi “campi di dune”. Si tratta di aree vaste decine di chilometri di dune piccole, alte non più di 10-15 metri, intersecate tra di loro e caratterizzate da una bassissima consistenza. Si procede abbassando al massimo la pressione delle gomme, con un susseguirsi di insabbiamenti fino a quando non si individua il lato delle dune più consistente per quella zona. L’arenaria nubiana, una roccia che risale al periodo Cretaceo quando l’intera regione era coperta dal mare, caratterizza la maggior parte del basamento roccioso. L’abbassamento del livello dell’oceano creò la formazione di un grande altopiano all’interno del quale si formarono alcune depressioni dove attualmente sono localizzate le sperdute e misteriose oasi del deserto occidentale: Selima, Laqiyat Umran, Nukheila e El Atrun. Nell’immensa pianura del deserto libico, quasi all’improvviso sorge il massiccio del jebel Uweinat, che si estende per circa 1750 kmq con un perimetro di oltre 150 km. Attraversabile solo lungo alcune grandi vallate erose, dal fondo piatto, denominate “karkur”, questo massiccio è un vulcano dalle origini poco conosciute, attivo in tempi non troppo lontani. Migliaia di incisioni rupestri e pitture ritrovate nei ripari lungo le pareti dei wadi testimoniano le storie dei suoi antichi abitanti fino dai tempi preistorici.

 

rovine del tempio di Amon

rovine del tempio di Amon

Sudan – Consigli di viaggio

QUANDO ANDARE: da ottobre ad aprile.
NOLEGGIO FUORISTRADA: non noleggiati senza autista. In Sudan non esistono società internazionali di noleggio auto ma nelle reception degli hotel consigliano società locali.
VISTO D’INGRESSO: da richiedere prima della partenza all’Ambasciata del Sudan a Roma (Via Panama 48, tel. 06 33222138, www.sudanembassy.it. Orari: ore 8.30-14, chiuso venerdì, sabato e domenica).
REGISTRAZIONE PASSAPORTO IN SUDAN: appena entrati, si hanno tre giorni di tempo per la registrazione del passaporto presso l’Alien Office (costo SDG 95; necessari una fototessera, un modulo e il passaporto, da portare alla stazione di polizia). Se si atterra in aereo, la procedura viene svolta generalmente a Khartoum dall’hotel dove si pernotta la prima notte.
PATENTE INTERNAZIONALE: non necessaria, anche se consigliata. Rilasciata in Italia dall’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile, con validità tre anni. Cintura di sicurezza obbligatoria.
IN SUDAN NON SI ACCETTANO CARTE DI CREDITO a causa dell’embargo attuato dall’ONU in seguito alle sanguinose azioni militari di pulizia etnica attuate dal regime militare sudanese nella regione del Darfur. Valuta locale: Sterlina Sudanese (SDG).
VACCINAZIONI: non obbligatorie.

Sudan, trasporti locali

Sudan, trasporti locali

PERMESSI PER GUIDARE IN SUDAN: sulle strade asfaltate fuori Khartoum si deve pagare il pedaggio in valuta locale (non possibile in dollari) nelle arterie che conducono da una regione all’altra; in tutto il Sudan non sono accettate le carte di credito, quindi si suggerisce di procurarsi piccoli tagli. Viaggiare in Sudan non è semplice e richiede esperienza. Pochi i “punti d’ingresso” per raggiungere il paese con il proprio mezzo (per entrare è necessario il “temporary import permit”, validità sei mesi). Da nord, dall’Egitto, l’unica possibilità è utilizzare il traghetto sul lago Nasser (tutti i passaggi via terra sono chiusi al transito di stranieri). In realtà non si tratta di un vero e proprio traghetto, ma di una piattaforma trainata da un rimorchiatore dove viaggiano merci ed eventuali automezzi. Il traghetto vero e proprio, quello dove viaggiano i locali, opera una volta alla settimana e impiega circa 22 ore da Assuan in Egitto a Wadi Halfa, nel nord del Sudan. La piattaforma con gli automezzi invece impiega circa 36 ore e parte un giorno prima del traghetto per arrivare a Wadi Halfa contemporaneamente ai passeggeri. Da Sud l’unica frontiera aperta è con l’Etiopia a Gallabat. Le altre frontiere con l’Eritrea, il Sud Sudan, la Repubblica Centrafricana e il Chad risultano chiuse. Ultima possibilità è spedire la vettura con una nave cargo a Port Sudan, soluzione sconsigliata per l’estrema lentezza (anche superiore ad una settimana) per sdoganare la vettura e l’importo esoso richiesto dalle autorità a titolo di deposito per concedere il documento di importazione temporanea. Nelle altre frontiere, invece, risulta semplice l’importazione temporanea, nonostante non sia riconosciuto il “Carnet De Passage En Douane” (con una spesa limitata si ottiene il documento che autorizza l’ingresso).

itinerario 3 deserti e Jebel Uwenait

itinerario 3 deserti e Jebel Uwenait

SPEDIZIONI NEL DESERTO SUDANESE: da molti anni il tour operator “I Viaggi di Maurizio Levi”, tramite la propria agenzia di Khartoum “The Italian Tourism Co. Ltd”, organizza spedizioni in fuoristrada nel deserto Sudanese con tre itinerari da ottobre ad aprile: “Magica terra millenaria” (15 giorni), “Il Regno dei Faraoni Neri” (9 giorni) e “I tre deserti e il Jebel Uweinat”, guidati da esperte guide locali. Info www.viaggilevi.com, www.italtoursudan.com

 

Meroe Camp..DOVE DORMIRE CON VISTA SULLE PIRAMIDI DI MEROE: Campo tendato di Meroe, a 3 km dalle piramidi di Meroe, su una piccola collina in pieno deserto circondato da montagne di roccia nera ricoperte da lingue di sabbia gialla, il Meroe Camp è l’unica struttura locale, fondata dall’imprenditrice italiana Elena Valdata, pioniera del turismo in Sudan. Composto da 22 grandi tende fisse (4mt x 4mt) con due confortevoli letti con coperte e lenzuola, veranda con tavolino e sedie, luce elettrica. Wc, docce e lavandino in strutture separate una per ogni tenda, struttura ristorante coperta con una nuova terrazza con vista sulle piramidi, cucina europea.

 

cataratta sul Nilo

cataratta sul Nilo

A KARIMA: a sud della Quarta Cateratta, la Nubian Rest-House, localizzata proprio alla base del Jebel Barkal, la “Montagna Pura”, è costituita da 22 camere con bagno privato, sala ristorante, terrazzo e reception, costruiti in tipico stile nubiano ed arredate in stile etnico. Info: www.italtoursudan.com

 

 

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