"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

tesori

Nei Qanat, acquedotti sotterranei inventati dagli arabi

Qanat nella Palermo sotterranea

Qanat nella Palermo sotterranea

di Gianfranco Battisti – Inventati dagli arabi, ma di derivazione persiana, i qanat sono acquedotti sotterranei lunghi decine di chilometri che garantivano l’approvvigionamento idrico della città. Scavati nella calcarenite, la roccia friabile del Quaternario tipica del sottosuolo palermitano, furono realizzati a varie riprese in periodo arabo e poi normanno. Dei qanat di Palermo non si sapeva molto fino a che il geologo palermitano Pietro Todaro cominciò a studiarli negli anni Settanta e disegnò una mappa che attesta la grande valenza degli ingegneri idraulici islamici. Visita al qanat Gesuitico Alto, costruito nel XVI secolo da Gerardo Alliata, cavaliere di Malta, sabato 12 e domenica 13 ottobre al Fondo Macciulla, durata 1 ora, non accessibile ai disabili, max 15 persone, prenotazione entro giovedì 10 ottobre, www.leviedeitesori.it

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A Palermo sulle tracce dell’eresia

Cripta repentite

Cripta repentite

Palermo apre le porte di siti di solito chiusi nelle “Vie dei tesori” (www.leviedeitresori.it,  venerdì, sabato e domenica 11-13, 18-20, 25-27 ottobre) e nel primo di novembre (1-3). Con 1 euro si visiteranno trenta tesori di arte, scienza e natura, con ottanta eventi gratuiti (incontri, performance, mostre, spettacoli, passeggiate d’autore) con ospiti d’eccezione. Un viaggio inedito nell’eresia, intesa come “viaggio in direzione ostinata e contraria”, declinata al quotidiano, dalla religione all’economia, dal sesso all’impegno sociale con visite alle Carceri dell’Inquisizione spagnola allo Steri, uniche al mondo, con i muri interamente ricoperti dalle scritte dei prigionieri vittime dell’oppressione religiosa e politica.

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