tesori
Nei Qanat, acquedotti sotterranei inventati dagli arabi
di Gianfranco Battisti – Inventati dagli arabi, ma di derivazione persiana, i qanat sono acquedotti sotterranei lunghi decine di chilometri che garantivano l’approvvigionamento idrico della città. Scavati nella calcarenite, la roccia friabile del Quaternario tipica del sottosuolo palermitano, furono realizzati a varie riprese in periodo arabo e poi normanno. Dei qanat di Palermo non si sapeva molto fino a che il geologo palermitano Pietro Todaro cominciò a studiarli negli anni Settanta e disegnò una mappa che attesta la grande valenza degli ingegneri idraulici islamici. Visita al qanat Gesuitico Alto, costruito nel XVI secolo da Gerardo Alliata, cavaliere di Malta, sabato 12 e domenica 13 ottobre al Fondo Macciulla, durata 1 ora, non accessibile ai disabili, max 15 persone, prenotazione entro giovedì 10 ottobre, www.leviedeitesori.it
A Palermo sulle tracce dell’eresia
Palermo apre le porte di siti di solito chiusi nelle “Vie dei tesori” (www.leviedeitresori.it, venerdì, sabato e domenica 11-13, 18-20, 25-27 ottobre) e nel primo di novembre (1-3). Con 1 euro si visiteranno trenta tesori di arte, scienza e natura, con ottanta eventi gratuiti (incontri, performance, mostre, spettacoli, passeggiate d’autore) con ospiti d’eccezione. Un viaggio inedito nell’eresia, intesa come “viaggio in direzione ostinata e contraria”, declinata al quotidiano, dalla religione all’economia, dal sesso all’impegno sociale con visite alle Carceri dell’Inquisizione spagnola allo Steri, uniche al mondo, con i muri interamente ricoperti dalle scritte dei prigionieri vittime dell’oppressione religiosa e politica.