"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

La magia della Lapponia d’inverno

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natura Lapponiadi Maria Luisa Lucchesi – La Lapponia in inverno è neve, è Santa Claus, è aurora boreale. E’ magia.
Durante le vacanze di Natale appena trascorse non abbiamo atteso che Babbo Natale volasse da noi con le sue renne e la sua slitta, ma siamo andati noi a trovarlo a casa sua.
Direttamente a Rovaniemi, Circolo Polare Artico.

 

post office FinlandNel capoluogo della Lapponia finlandese ci sono ben due parchi tematici dedicati a Santa Claus. Molto commerciali, certamente, ma anche tanto divertenti. E non solo per i più piccoli. Nel Villaggio di Babbo Natale (http://www.santaclausvillage.info/it) non si paga il biglietto d’ingresso, però ogni attività che si vuole fare, dalla visita all’igloo alla corsa con le renne o con gli husky, dalla passeggiata in motoslitta all’immancabile foto con Santa Claus in persona ha un costo di non poco conto.

 

babbi nataleIl Santa Park, invece, (http://www.santapark.com/en/santapark) è un vero e proprio parco divertimenti, interamente interrato, in cui si paga un biglietto d’ingresso di 31 euro (valido per due giorni) e, all’interno, si può partecipare a tutte le iniziative del programma. Tra le tante proposte, c’è un vero e proprio ufficio postale in cui i ritardatari possono scrivere la letterina a Babbo Natale, la Galleria del ghiaccio con tanto di Principessa delle nevi, la cucina di Mamma Natale in cui divertirsi a decorare a piacere gli ottimi biscotti di zenzero o l’imperdibile scuola per apprendere come diventare un elfo di Santa Claus.

E’ sicuramente un modo originale e divertente di trascorrere il Natale, ideale per i bambini, compresi quelli che anagraficamente non lo sono più da un pezzo.

natura FinlandiaMa ciò che ammalia ancor di più in Lapponia è la natura. Boschi sterminati di abeti e betulle, imbiancati di neve tanto da diventare quasi irreali, fiumi e laghi ghiacciati che ci si può camminare sopra, le aurore boreali, davvero una delle magie più sorprendenti di questa terra sicuramente più difficile di altre, ma ricca e generosa.

 

 

 

Arrivati a Helsinki da Roma con volo Finnair, l’antivigilia di Natale, abbiamo preso –la stessa sera- il treno notturno Helsinki-Rovaniemi, arrivando a destinazione alle 7.43 del mattino del 24 dicembre, puntualissimi. In alternativa avremmo potuto prendere l’aereo direttamente da Vantaa per Rovaniemi (l’aeroporto dista dal centro città circa 8 km ed è vicinissimo al Santa Claus Village), ma il costo di un biglietto aereo si aggira intorno ai 120 euro, quello del treno parte da 40 euro.

A Rovaniemi abbiamo trascorso il giorno della Vigilia e il giorno di Natale, alloggiando nell’accogliente bed&breafast Niemelantalo (http://www.niemelantalo.fi)  con tanti cottage di diverse dimensioni, immersi nel bosco. Il nostro era di 55 mq, con soggiorno-cucina, camera matrimoniale, bagno e una confortevole sauna con doccia. Per due notti il costo è stato complessivamente di 300 euro. Noi eravamo in due, ma i posti letto erano in tutto 5.
naturaA Rovaniemi abbiamo preso anche una macchina a noleggio prenotandola direttamente dall’Italia via mail alla Scandia Rent, che per esigenze logistiche, ce l’ha consegnata al nostro arrivo alla stazione senza farci pagare il fee extra. Una macchina a noleggio da quelle parti è sicuramente un investimento opportuno per chi non ha intenzione di restare tutto il tempo in uno stesso posto perchè gli autobus non sono frequenti e non arrivano dappertutto.
Malgrado il ghiaccio sulla strada non è neanche difficile guidare perché le auto sono tutte adeguatamente dotate di gomme termiche e/o chiodate. In più, le strade della Lapponia sono scarsamente frequentate. Per chi, come noi, aveva poco tempo a disposizione, l’auto si è rivelata davvero indispensabile e la relativa spesa (350 euro più una sessantina di euro di benzina per una settimana) è stata ampiamente ripagata dall’utilizzo.

 

natura FinlandiaUna volta arrivati nella Lapponia del Nord abbiamo scelto di soggiornare in un ambiente particolare: nel villaggio di cercatori d’oro di Tankavaara, che offre due tipi di soluzioni: l’albergo o i cottage con bagno esterno e uso cucina. Oltre ad essere particolarmente suggestivo, immerso com’è nel bosco, si è rivelato un alloggio ideale per le escursioni. A tre ore e mezzo di macchina da Rovaniemi, è anche a due ore da Inari e dal suo splendido lago ghiacciato, sulle sponde del quale abbiamo potuto visitare l’interessante museo Siida, dedicato alla cultura e alle tradizioni del popolo Sami.
Nei pressi di Tankavaara c’è anche il Parco Nazionale Urho Kekkonen, nel quale ci siamo addentrati per un trekking guidato sulla neve, con tanto di pausa ristorativa a base di glögi (succo di mirtillo speziato, da bere caldo) e salsicce cotte sul fuoco. Sul sito del Tankavaara Gold Village (http://www.tankavaara.fi/index.php/fi/) si può leggere che il ristorante Old Gold Prospector è molto rinomato e apprezzato e che il villaggio è una postazione ideale per vedere le aurore boreali. Possiamo confermare che si tratta di informazioni assolutamente veritiere.
Il ristorante, infatti, è ottimo per gustare le prelibatezze locali, come carne di renna, di alce e orso, salmone e pesci dell’artico e il leipäjuusto, il formaggio cigolante che viene servito cotto al forno con marmellata di lakka (camemoro). Mentre, per quanto riguarda l’aurora boreale, abbiamo avuto la fortuna, nei tre giorni a Tankavaara, di vederne ogni sera, senza doverle dare la caccia. In più, è bastato allontanarsi a piedi di poco dal villaggio, nel buio e nel silenzio del bosco innevato, per godersi a pieno  lo spettacolo.

Ultima tappa del nostro viaggio Helsinki, una città bella, poco caotica e decisamente funzionale. Da non perdere, nel tour della città, la visita all’isola fortezza di Suomelinna, patrimonio Unesco dal 91 e alla imponente chiesa greco ortodossa di Uzpeski, la più grande al di fuori della Russia. Tra le tante cose da vedere a Helsinki, una ci ha colpito in particolare, la Cappella del Silenzio, Kampin Kappeli, una curiosa struttura in legno, dal design semplice e decisamente in contrasto con l’ambiente circostante, voluta dall’Unione delle Parrocchie di Helsinki, in cui ognuno può entrare per ritagliarsi i suoi momenti di quiete.
A parlare, lì dentro, è solo l’anima.
E il silenzio intorno serve per poterla ascoltare.
Troviamo che questa essenziale cappella –che è luterana ma è stata pensata per accogliere tutti indipendentemente dalla fede religiosa professata e nella quale non vengono dette messe- sia segno di grande civiltà e, al contempo, sintomatica di quanto il silenzio sia importante per i finlandesi.
tramonto in FinlandiaPotremmo quasi dire che proprio il silenzio è stato il filo conduttore di questo nostro tour in Finlandia.
Un silenzio fatto di voci della natura, del rispettoso parlare piano delle persone, dell’assenza di rumori assordanti, del fatto che non è necessario dire quando tutti sanno ciò che è da fare.
Ulteriori approfondimenti su www.viaggiaegusta.blogspot.it

 

 

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