"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

In Etiopia scoperto il nonno dell’uomo, un ominide parente di Lucy

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Afar, EtiopiaNell’attuale regione degli Afar, in Etiopia, all’incirca 3,5 milioni di anni fa, Lucy, uno scheletro quasi completo di Australopithecus afarensis, la più conosciuta antenata dell’uomo, non viveva sola: Yohannes Haile-Selassie, del Museo di Storia naturale di Cleveland ha rivelato l’esistenza dell’Australopithecus deyiremeda (dal linguaggio utilizzato in questa regione ‘il parente più vicino’) a soli 35 chilometri da dove viveva Lucy.

 

 

”E’ una nuova conferma che la specie di Lucy non è l’unica potenziale antenata dell’uomo, tra le molte che popolavano la regione di Afar nel Pliocene”, ha spiegato Haile-Selassie come riportato da Ansa.it. ”Prove fossili dal sito di Woranso-Mille mostrano chiaramente che vi sono stati almeno due, se non tre, possibili progenitori umani che vivevano nello stesso momento e tutti vicini tra loro”. Scoperta nel 1974, Lucy è stata considerata a lungo l’ominide da cui si sarebbe evoluta la specie Homo.

 

Il ritrovamento è stato effettuato nella regione-stato degli Afar, costituita nel 1995 nell’Etiopia nord-orientale, abitata in maggioranza da popolazioni Afar. La depressione di Afar è una giunzione tripla, punto di incontro di tre placche tettoniche in continua espansione, che hanno formato il mar Rosso e il golfo di Aden, e che nel triangolo di Afar emergono in superficie. L’unico altro punto dove una dorsale oceanica può essere studiata in superficie è in Islanda. La piana di Afar si sta lentamente allargando ad una velocità di 1–2 cm l’anno su terreno è composto principalmente di lava basaltica. Uno dei vulcani più attivi del mondo, l’Erta Ale, si trova in questa zona. Al di sotto della superficie è presente un cosiddetto zampillo del mantello terrestre, una grande riserva di lava che risalendo in superficie dà luogo alla formazione di rocce basaltiche.

 

 
Dancalia, Viaggi di Maurizio Levi

Nella parte settentrionale il territorio è costituito dal bassopiano arido della depressione della Dancalia, una regione del Corno d’Africa che comprende lo Stato di Gibuti e parte dell’Eritrea e dell’Etiopia.

 

 

 

 

Lago Assal, Etiopia

 Nel triangolo di Afar vi è il punto più basso dell’Africa, il Lago Assal (nella foto), che si trova a una altezza di -155 m sul livello del mare.

 

 

 

Il clima varia dai 25 °C durante la stagione delle piogge (settembre-marzo) fino ai 48 °C durante la stagione secca (marzo-settembre). Il fiume Awash è l’unico fiume che scorre nel triangolo di Afar, regione in cui termina il suo corso in una sequenza di laghi salati: nell’estremo nord sorgono Karum (“lago Asale”) e Afrerà (“lago Giulietti)” mentre a sud-est il vulcano attivo Erta Leva fa parte della catena montuosa di Erta Leva che raggiunge la massima altezza di 1031 metri con il vulcano Ale Bagu. Nell’area centro-meridionale scorre il fiume Auash che, entrato nel territorio della depressione della Dancalia, si perde in una serie di laghi salati al confine con Gibuti. In quest’area è situata Asaita, attualmente la capitale della regione.

Una graduale riduzione dello spessore della crosta continentale sotterranea all’Afar, che si è dimezzato rispetto a quello precedente (ora è di 20 chilometri circa) a causa della spinta del magma che tende a spaccare la crosta e a fuoriuscirne, rende la zona incandescente. Fino ad oggi l’Erta Ale è un vero e proprio lago di lava caratterizzato da temperature che raggiungono i 1200º Celsius. Un altro elemento che rende poco ospitale l’Afar sono i vapori tossici a base di idrocarburi: già in passato si erano verificati fenomeni di alterazione dell’habitat, come quello avvenuto 80 000 anni fa, quando una delle periodiche inondazioni del Mar Rosso ricoprì la pianura e lasciò tracce con le incisive gole formatesi.

 

Viaggi in Etiopia: in Dancalia da novembre a febbraio, l’incontro con il popolo Afar tra vulcani, laghi di sale con incontro con i cavatori di sale, i mercati dell’altopiano e le incredibili pozze di colorate di Dallol e nel sud, alla scoperta dei popoli primitivi della Valle dell’Omo, da luglio a settembre, con “I Viaggi di Maurizio Levi”, www.viaggilevi.com, info@viaggilevi.com
Volo dall’Italia: con Ethiopian Airlines, la compagnia di bandiera nazionale con quasi 70 anni di attività alle spalle, il vettore africano con più destinazioni nel continente (51). Dall’Italia voli giornalieri per/da Addis Ababa da Roma e con 4 frequenze da Milano.
Info www.ethiopianairlines.it, Tel. +39 02 8056562 
Documenti: Passaporto con almeno due pagine libere e visto turistico d’ingresso, che si ottiene all’aeroporto di Addis Abeba (costo 50 USD).

 

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