Il bacio del sole a Ramses II
Il 22 febbraio, giorno in cui nacque il Faraone Ramses (data d’inizio dell’anno civile egiziano) i raggi del sole entreranno nel tempio di Abu Simbel illuminando la camera del Faraone.
Il 22 Ottobre avvenne invece l’incoronazione e, per questo, furono scelte queste date come importanti nella vita del Regno.
Il piccolo villaggio di Abu Simbel si trova a 280 km a sud di Assuan, a soli 40 km a nord del confine col Sudan.
Abu Simbel è un complesso archeologico fatto costruire da Ramses II nel XIII secolo a.C, scoperto nel 1813 dall’archeologo svizzero Johann Ludwig Burckhardt (fu l’italiano Giovanni Battista Belzoni nel 1817 il primo ad entrarvi). Da sempre i popoli antichi costruiscono creando corrispondenze fra l’allineamento di edifici sacri e la disposizione di costellazioni e pianeti, testimoniando la consapevolezza del legame fra fenomeni celesti e terrestri, in particolare della forte influenza del sole sulle vicende del mondo. È stato riconosciuto nel 1979 patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, che nel 1964 aveva promosso un’operazione archeologica spostando i templi, smontandoli blocco per blocco, sulla riva del Lago Nasser dove si trovano oggi per evitare che venissero sommersi dalle acque del Nilo in seguito alla realizzazione della diga di Assuan. Il complesso di Abu Simbel è composto da due templi scavati nella roccia: il più grande dedicato a Ramses II, il secondo, più piccolo, a sua moglie Nefertari. Grazie all’orientamento del tempio, i raggi del sole entrano due volte l’anno nel santuario del tempio di Ramses, andando a colpire un punto preciso per ben 20 minuti: il volto della statua del faraone. Questo fenomeno si verifica il 22 febbraio e il 22 ottobre. Secondo gli antichi egizi i raggi del sole avrebbero così ricaricato di energia la figura del faraone.
Nel corso dell’anno vengono illuminate anche altre divinità sedute nel Santuario insieme a Ramses II deificato: Amon-Ra (padre di tutti gli dei) e Ra (dio del sole). Volutamente rimane escluso dal fenomeno il dio delle tenebre Seth.
Viaggio dall’Italia: Ente Turismo Egiziano
Tel. 06 4827985-4874219, www.egypt.travel
Due giorni ad Abu Simbel: una o due notti ad Abu-Simbel per cogliere l’essenza di questa città nubiana, ammirando per ore le magnifiche statue ed evitando le orde di turisti che di solito arrivano di mattina presto. Ascoltare la musica nubiana sarà un’immersione nella cultura nubiana incontrando la gente del posto, molto ospitale.
Cosa vedere ad Abu Simbel: Templi di Abu Simbel, spettacolo notturno “Sound & light show di Abu Simbel”, bird watching sul lago Nasser.
tempio di Kalabsha
Nei dintorni: il Tempio di Kalabsha. Dopo il sentiero rialzato in pietra che conduce dalle sponde del lago al primo portale del tempio, si oltrepassa il cortile con colonnato fino alla sala ipostila a otto colonne. Da notare, i geroglifici e rilievi di faraoni greci che onorano le divinità dell’Antico Egitto. Vale la pena ammirare Mandulis, il dio vestito con il mantello in piume di avvoltoio. Costruito durante il tardo periodo tolemaico e ultimato durante il regno dell’imperatore romano Augusto, il Tempio di Kalabsha era dedicato al dio nubiano, chiamato Mandulis. Prezzi biglietti: 35 EGP, Orari di apertura: 8.00 – 16.00
Visto d’ingresso: obbligatorio, valido per un mese e ottenibile presso qualsiasi punto di accesso del Paese (aeroporti e porti). Necessario il passaporto valido per ottenere il visto.
Come arrivare a Abu Simbel: pullman da Assuan per Abu-Simbel due volte al giorno, alle 4.00 e alle 11.00, durata circa 3 ore. In aereo dal Cairo: con Egyptair, 8 voli giornalieri, durata circa 45 minuti. In nave: arrivare ad Abu-Simbel in nave e vedere i templi apparire in lontananza navigando nel Lago Nasser è un’esperienza veramente romantica e impagabile. La crociera sul Lago Nasser può essere prenotata da Assuan ad Abu-Simbel ad Assuan oppure tramite qualsiasi agenzia viaggi prima di arrivare in Egitto.
