"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

Natura estrema, i 5 trekking più scenografici

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Hokkaido trekkingHokkaidō Nature Trail (Japan), fra vulcani con vista oceano
4585 km intorno all’isola di Hokkaido, la più settentrionale delle quattro isole principali dell’arcipelago giapponese e la meno sviluppata, fra sorgenti termali e vulcani di altezza con vista sull’oceano, nella parte più fredda dell’arcipelago.

In inverno, nel Parco Nazionale di Akan, situato in una catena vulcanica, lo spettacolo giunge sia dal cielo, con una magnifica volta stellata, che dalla terra, con paesaggi innevati in cui talvolta appaiono le gru selvatiche, presagio di longevità. A piedi si costeggia il lago Mashu, il più trasparente del mondo.
II suo bellissimo color smeraldo cambia di tonalità a seconda dei momenti della giornata. Sin dai tempi antichi, gli Ainu lo hanno venerato come il lago “degli dèi”. Non si può scendere al lago, ma lo si può ammirare dai tre osservatori che lo circondano.
Un’altra caratteristica di questo lago è quella di essere sempre ricoperto da una nebbiolina sottile. Nei pressi del lago anche le terme di Mashu-onsen. Da metà giugno a metà luglio, ai piedi del Monte Iou, moltitudini di azalee bianche ricoprono le pendici del vulcano attivo, alto 574 metri nei pressi della terme di Kawayu-onsen, chiamato Atosanupuri o “montagna nuda” in lingua ainu. La sua ultima eruzione risale a 600 anni fa. Salendo sul Passo di Bihoro, a 525 metri sul livello del mare, si trova un osservatorio che offre una splendida vista sul lago di Kussharo. In una giornata limpida, si possono vedere anche il picco Mashu e il picco Shari.
Info www.turismo-giappone.it

 

 

Kamchatka trekking
Kamchatka, trekking nella terra dei vulcani
Cinque giorni di trekking in Kamchatka, penisola dell’estremo oriente russo, nell’est della Siberia, lunga 1.250 km e grande una volta e mezzo l’Italia e quanto il Giappone, protesa da nord a sud nell’alto dell’oceano Pacifico, un luogo affascinante e scarsamente popolato dall’uomo, terra di orsi e di vulcani. A piedi si esplorano le remote e selvagge montagne intervallate da oltre cento vulcani “attivi” lungo paesaggi selvaggi e affascinanti, circondati da una natura estrema. Il percorso, non adatto a tutti, penetra nella riserva naturale del Parco Naturale di Nalichevo contornata dai vulcani attivi Zupanowsky, Zunzur e Avachinsky e prosegue verso est attraverso la fitta foresta e un piccolo canyon, fino a raggiungere le sorgenti minerali Aagskje ai piedi del vulcano Koriasky, con acque fredde ricche di idrogeno solforato. Lentamente si esce dalla foresta fino ad intravedere il vulcano Avachinsky e il suo spettacolare ghiacciaio che scende dal versante settentrionale. Una terra di fuoco e di ghiaccio al tempo stesso, dominata da una natura preponderante quasi per nulla intaccata e alterata dall’uomo, un museo ecologico all’aperto con 60 specie di mammiferi, dall’alce all’orso bruno, dalla pecora delle nevi al gallo cedrone, dalle lepri alle volpi rosse e polari, e 160 di uccelli terrestri, rapaci e marini, con in mare leoni marini, foche, lontre, delfini, balene e orche, un ambiente dove si fondono gli ecosistemi della tundra artica e della taiga siberiana, con laghi acidi dai mille irreali colori, sorgenti termali calde in mezzo ai ghiacciai, imponenti cascate, brune colate pietrificate di lava e incredibili sculture di pietra create dalle eruzioni. Info http://www.travelkamchatka.com/trekkings.htm

 
Trans PanamaTrans Panama, 800 km fra giungla e cascate
Il Trans Panama, dai confini del Costa Rica nel Paese del canale, è stato recentemente mappato da Rick Morales, esperto giornalista viaggiatore, che lo ha percorso a piedi in tre mesi. Scelto dalla CNN fra i trekking più estremi e spettacolari, il sentiero si snoda fra 800 chilometri di jungla, cascate e acquitrini.
Info www.transpanama.org

 

trekking Groenlandia
Groenlandia, la terra inospitale di Erik il Rosso
A piedi, salendo dalla costa, si raggiunge il deserto di ghiaccio a 1.000 m di altitudine, attraversando a passo lento, sulle rotte dei grandi esploratori, burroni, crepacci, ghiacciai, laghi glaciali e fiumi avvolti da una natura tanto suggestiva quanto minacciosa, imprevedibile, ostile. Un paesaggio quasi lunare intervallato da lingue glaciali e dai “nunataks”, le spettacolari formazioni di roccia che si ergono all’interno delle calotte polari. Sulle mappe l’Inlandis è il “Territorio Inesplorato”, uno dei luoghi più misteriosi e meno visitati del pianeta, uno sconfinato ghiacciaio che si estende per 2650 km da nord a sud e per 1000 km da est a ovest, che in certi punti raggiunge uno spessore di circa 3 km, artefice di uno schiacciamento al centro che scende a –360 m sotto il livello del mare e un innalzamento nel settore orientale fino a 3.700 m di altezza. Con i ramponi ai piedi e l’attrezzatura personale (circa 8 kg, da trasportare individualmente) si fa rotta verso un nunatak interno, camminando su una delle superfici ghiacciate più antiche del pianeta, esplorando cumuli di rocce e pietre e numerosi crepacci. A piedi si cammina verso l’interno del ghiacciaio continentale, attraversando aree coperte di neve e terreni diversi fino a raggiungere un nunatak nascosto, non visibile dalla costa, fino a raggiungere un luogo non predefinito dove allestire un campo tenda sul ghiacciaio. Nella strada del ritorno merita una sosta Qassiarsuk, anticamente chiamata Brattahlid, dove si stabilì Erik il Rosso quando iniziò la colonizzazione della Groenlandia nel 985.
Info www.viaggilevi.com

 

Svezia, SarekSarek, l’isolamento della Lapponia Svedese
Sarek, nella Lapponia Svedese, è il più grande parco nazionale della Svezia e si definisce con una sola parola: isolamento. Vette alpine, massicci rocciosi, valli glaciali, rapide e un terreno estremamente accidentato. Un paradiso per escursionisti esperti, scalatori e fanatici dell’avventura estrema. Nessun sentiero segnato, rifugio o servizi. Soli con la natura. Una sfida di sopravvivenza totale. Lungo i sentieri non s’incontra nessuno. Il punto di partenza ideale è la stazione Saltoluokta, all’inizio del Sentiero del Re (Kungsleden) con alloggi e un ristorante. Istituito nel 1909, il Parco nazionale di Sarek, nella contea di Norrbotten, comprende una delle più remote ed inaccessibili zone dell’intero territorio svedese, esteso su 197.000 ha costituiti per la quasi totalità da alte vette ricoperte da ghiacciai e profonde valli solcate da torrenti difficilmente guadabili. La natura è qui rimasta pressoché intatta causa le impervie condizioni del territorio. Info www.visitsweden.com

 

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