"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

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In caicco sul Mar Rosso in Sudan

Suakin, Sudan, foto di Giulio Badini

Suakin, Sudan, foto di Giulio Badini

di Giulio Badini – Lungo i 300 km dell’inviolata e selvaggia costa del Sudan, dove i reef si estendono fino a qualche centinaia di metri dalla battigia per poi precipitare in profondità abissali, presso il faro di Sanganeb, si trova anche l’unico atollo del mar Rosso. La costa sudanese, frastagliata con golfi, promontori e isole, è caratterizzata da una serie di insenature, chiamate in arabo marsa, profondi e piatti fiordi che si insinuano in profondità nel deserto a formare lagune e porti naturali già utilizzati anche nell’antichità, sullo sfondo dei 2.300 m del monte Erba, il maggiore del paese. Con “I Viaggi di Maurizio Levi” (tel. 02 34 93 45 28, www.viaggilevi.com) crociera naturalistica e ambientale del caicco Elegante di 10 giorni. Uniche partenze di gruppo con voli di linea Lufthansa da Milano e Roma via Dubai il 3 novembre, 29 dicembre e 2 marzo 2014, accompagnatori di lingua italiana, quote da 1.790 euro in doppia. Possibile estensione di 3-6 giorni per la visita dei siti archeologici della Nubia sudanese e dei villaggi sul Nilo.

 

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Isole Dahlak, il deserto che affiora dal Mar Rosso

Eritrea, donna

Eritrea, particolare. Foto di Giulio Badini

di Giulio Badini – Oltre 200 tra isole e isolette al largo della città portuale di Massawa, in Eritrea, un tratto di deserto affiorante dalle acque del Mar Rosso. Visitabili da novembre a marzo, la maggior parte sono soltanto minuscoli banchi corallini fossili aridi e spogli, alti pochi metri e inferiori al chilometro quadrato, senza nome e con belle spiagge coralline deserte, luogo ideale di nidificazione per tartarughe e per milioni di uccelli, senza approdi, basse e piatte, zattere di madrepore aride e totalmente prive d’acqua, torride e con scarsissima vegetazione, disabitate da sempre. Solo quattro sono abitate da pescatori che vivono in miseri villaggi e solo qualcuna presenta una struttura vulcanica, con modesti rilievi. L’isola maggiore è Dahlak Kebir, grande cinque volte l’Elba, e ospita l’unico albergo.

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