"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

Etiopia, l’uomo è più vecchio di 700.000 anni

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viaggio in EtiopiaL’uomo è più antico di quasi 700.000 anni. I resti fossili individuati in Etiopia testimoniano che il genere Homo è comparso circa 2,8 milioni di anni fa. A spostare indietro le lancette dell’evoluzione umana sono due studi pubblicati sulle riviste Science e Nature e riportati da ansa.it.

 

 

Il primo, dell’Università dell’Arizona, descrive un fossile recentemente scoperto in Etiopia; il secondo, dell’Istituto Max Planck di Lipsia, analizza con tecniche moderne fossili trovati negli anni ’50.
Il fossile scoperto in Etiopia è la più antica testimonianza diretta dell’esistenza di uno dei nostri progenitori e sposta così le lancette dell’evoluzione umana indietro nel tempo di circa 700.000 anni. E’ il fossile di una mandibola, ritrovata nel sito di Ledi-Geraru, e ha delle caratteristiche moderne, tipiche delle specie appartenenti al genere Homo. A differenza di quella degli Australopiteci (da cui ebbero origine gli Homo), questa mandibola è più ‘simmetrica’, con molari sottili e premolari simmetrici.

 

viaggio in Etiopia
Viaggio in Etiopia, fra i popoli primitivi della Valle dell’Omo
Un scenario davvero vario e unico verso sud-ovest, tra le vette dell’altopiano del Bale e il cratere di El Sod, tra le popolazioni più primitive dell’Africa che, a causa di un isolamento geografico-ambientale hanno mantenuto, per ora, usi e costumi tradizionali vivendo in villaggi sperduti e incontaminati. Mursi, Hammer, Konso, Nyangatom, Dassanech, Karo, un concentrato di etnie, il più denso di tutto il continente, che vive in semplici mercati e caratteristici villaggi, dove la vita è legata a usi e abitudini ancestrali. La foresta di Harenna, l’ambiente afro-alpino dell’altopiano del Bale, i laghi della Rift Valley con milioni di uccelli, ippopotami e coccodrilli, estese savane che ricordano il Kenya.

 

itinerario in EtiopiaUn viaggio vario, prevalentemente etnografico ma anche naturalistico, attraverso un mondo che purtroppo è destinato a scomparire. Con I Viaggi di Maurizio Levi, partenze di gruppo 11 luglio, 1 e 15 agosto, 13 settembre, www.viaggilevi.com, info@viaggilevi.com

 

 

 

L’etnia Hamer e la cerimonia del salto del toro
Tra le popolazioni che abitano le misteriose terre del Sud dell’Etiopia, spicca per le sue interessanti tradizioni l’etnia Hamer, stanziata nelle savane intorno a Turmi. Tra le tradizioni più spettacolari di questa ancestrale popolazione c’è la cerimonia del salto del toro, un rituale mediante il quale un ragazzo si lascia alle spalle la fanciullezza per essere iniziato all’età adulta, grazie al superamento di una prova di coraggio.
La prova consiste nel saltare una fila di 10 tori affiancati, senza far uso delle mani; si deve saltare senza mai cadere e ripetere il salto della fila per quattro volte di seguito. In caso di errore, il ragazzo non potrà mai più sposare una donna della sua gente e sarà costretto ad allontanarsi dalla sua tribù, ricoprendo inoltre di disonore anche la sua famiglia di origine.

 

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