Yucatan, nel mondo sommerso dei cenotes
Nello Yucatan si nuota dentro i cenotes, grotte sotterranee collegate fra loro e adornate di stalattiti e stalagmiti (lunghe da 1 a 18 mt), con acque cristalline e stretti cunicoli che custodiscono vestigia archeologiche, testimonianza di antichi cerimoniali maya. Bere acqua da un “cenote”, secondo la leggenda, causa l’innamoramento e il ritorno al luogo visitato. A 1 km da Dzitnup, il Cenote Samula è una splendida caverna sotterranea, illuminato nell’interno da un orifizio, dove le radici pendono da un albero (noleggio attrezzatura in loco). Nel Cenote Sacro di Chichen Itza furono rinvenute ossa umane, retaggio dei sacrifici umani compiuti dai Maya. I cenotes più suggestivi: Mayan Blue, Grand Cenote e Temple of Doom. Foto © CPTM: Foto Ricardo Espinosa-reo, Info www.yucatan.travel
A Playa del Carmen, “Cenote Park” ne racchiude molti, con un esteso sistema di grotte allagate, fra cui la suggestiva “Nohoch Nah Chich”. L’impatto di un meteorite, circa 65 milioni di anni fa, formò una grande rete di caverne sottomarine, attualmente conosciute come “cenotes”, la cui straordinaria visibilità (che può arrivare a 100 mt) le inserisce fra i luoghi più suggestivi nel mondo dove immergersi o praticare snorkeling. A forma di laguna o somiglianti ad un piccolo buco sulla terra, i “cenote” erano, secondo i Maya, l’entrata di un mondo mitico e spirituale, unica fonte di acqua dolce nella giungla. Info www.yucatan.travel