"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

Yemen, da Sana’a alla selvaggia Socotra

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Socotra

Socotra

Tremila anni di storia s’intrecciano nell’Arabia Felix, terra della Regina di Saba, una delle prime regioni abitate del pianeta, che fece innamorare Pasolini per i suoi tesori architettonici.
Sana’a vale da sola il viaggio in Yemen. Divisa in due dal fiume As-Sailah, la città vecchia è racchiusa entro le antiche mura, un intrigo di case a torre monofamiliari, costruite nel tipico stile yemenita: i piani bassi in pietra, i piani alti in mattoni e fango e decorate con motivi ornamentali in marmo e gesso, dalle finestre in alabastro e vetro colorato. Infiniti minareti si innalzano sopra i tetti delle case.

Colori e sapori invadono il grande suq che, dalla porta di Bab al Yemen, si estende fino alla magnifica, inaccessibile, Grande Moschea, la cui costruzione iniziò durante la vita del Profeta Maometto. In fuoristrada, attraversando il Wadi Dhaha, si raggiunge Thula, che sorge sulla base di una montagna, cinta da mura e dominata, sulla svetta da una fortezza utilizzata come rifugio in caso di attacco. Si prosegue verso Hababa, piccolo villaggio di montagna, con la sua grande cisterna per la raccolta dell’acqua fino a Kowakaban, città fortezza che domina Shibam e le montagne circostanti.
Viaggio dall’Italia: dal 27 dicembre 2013 al 5 gennaio 2014, www.azonzotravel.com/viaggi-speciali-pronti/viaggio-in-yemen-fra-sanaa-e-la-selvaggia-socotra/784
Da leggere prima di partire: “Storia dello Yemen” di Farian Sabahi (Mondadori). “A Sana’s sono capitata per caso, una decina di anni fa, e vi sono tornata altre volte. La passione per questa città millenaria situata a 2200 metri d’altitudine – dove Pier Paolo Pasolini girò alcune scene del film “Il fiore delle mille e una notte” (1971) e che è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco – è nata fin dai primi giorni”.

Socotra

Socotra, natura selvaggia

Da Sana’a a Socotra – Con meno di un’ora di volo si raggiunge Socotra, isola principale (3.625 km²) dell’omonimo arcipelago composto da tre isole minori: Abd Al Kuri, Samha, Darsa e alcuni scogli disabitati. L’isola principale è costituita da una piccola piana costiera, altipiani calcarei di tipo carsico e i monti Haghier che arrivano ai 1.525 metri di altezza. Ha un’estensione da nord a sud di circa 30-35 km e da est a ovest di 130 km. Socotra è un santuario naturale: conserva una flora unica che comprende incenso, dracena cinnabari (l’albero del drago), aloe, adenium obesum e moltissime piante rare oltre a numerose specie di uccelli, avvolta da una natura avvolgente e selvaggia, con spiagge di sabbia bianchissima bagnate da acque cristalline. Di spiaggia in spiaggia, da Dilisha alla scoperta della valle di Ayhaft, ricoperta da una fitta vegetazione di alberi endemici, fino alla magnifica Qalansia, con le sue estese lingue di sabbia bianca. Da qui escursioni in barca verso il capo di Ras Shau’ab. La vita marina di Socotra comprende 253 specie di coralli, 730 specie di pesci, 300 di granchi,aragoste e gamberi. E’ facile avvistare branchi di delfini e stormi di cormorani. Falesie a strapiombo sul mare, grotte e anfratti, dove il mare assume le più svariate sfumature di verde. Due perle di rara bellezza: Homhil dove è presente la più grande foresta di incenso dell’isola e le Hug Cave. Un percorso a piedi di due ore conduce alla grotta, da cui si gode di un suggestivo panorama sul Mar Arabico.
Quando andare: da gennaio a marzo

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