"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

A Viñales, nei picchi rocciosi di Cuba

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Vinales, picchi rocciosi a Cuba

Vinales, picchi rocciosi a Cuba

Reportage – A 270 chilometri a ovest dell’Havana, la Valle Viñales è una depressione carsica situata nella Sierra de los Organos, nella provincia di Pinar del Rio. Inserita nei Patrimoni dell’Umanità dall’Unesco nel 1999, la valle è un susseguirsi di coltivazioni di tabacco, interrotte da picchi rocciosi che si ergono come isole dal fondo della valle, soprannominati “mogotes” dai locali. Attorno a Viñales, sonnolenta cittadina di cowboy fondata nel 1607, numerose colline nascondono al loro interno interessanti grotte (fra tutte, la Cueva del Indio e la Cueva de José Miguel). Percorrendo due chilometri a ovest di Viñales si giunge al Mogote Dos Hermanas, dove è conservato il Mural de la Prehistoria, lungo 180 metri, commissionato da Fidel Castro nel 1961 per esaltare l’uomo socialista. Ideale per gli amanti del trekking, dei percorsi in bicicletta e dell’arrampicata.

Havana, Malecon

Havana, Malecon

Nella lingua degli indigeni il nome “Cuba” indica una terra fertile. Cristoforo Colombo definì senza esitazioni l’isola più grande dei Caraibi “la terra più bella che occhi umani abbiano mai visto”. Ma la vera Cuba è un connubio perfetto di natura incontaminata, dall’altopiano della Valle Viñales di Pinar del Rio all’acqua cristallina dei cayos, paradiso degli sport acquatici. L’architettura coloniale e decadente dell’Havana Vecchia rivela una storia millenaria di guerre e contrasti, terra di conquista dalla sua fondazione nel 1515 da Diego Velaquez de Cuellar, che ne fece il porto commerciale strategico del Nuovo Mondo. Nei sette chilometri del Malecón, il lungomare cittadino che collega l’Havana Vecchia con il Centro Havana, Vedado e Miramar, tutte le sere giovani e anziani si divertono con poco e sorseggiano una birra scrutando l’orizzonte struggente.
Il Periodo Especial e l’embargo
Le relazioni diplomatiche fra il governo cubano e gli Stati Uniti furono molto conflittuali sin dall’inizio. Castro nazionalizzò l’industria locale, privando così le imprese statunitensi della proprietà delle raffinerie di zucchero. Il 16 aprile 1961 il Presidente Kennedy appoggiò lo sbarco armato di 1.400 esuli cubani sulle coste della Baia dei Porci per cercare di organizzare la controrivoluzione. Dopo 72 ore di guerriglia, le forze statunitensi si ritirarono abbandonando molti esiliati, successivamente restituiti agli Usa in cambio di viveri e medicinali per 53 milioni di dollari.
Il fallimento di questo tentativo provocò però, tra l’altro, l’avvicinamento politico di Cuba all’Unione Sovietica. Il 25 aprile 1961 gli Stati Uniti decretarono l’embargo totale verso Cuba, tuttora in vigore, costringendo l’isola a dipendere economicamente dall’Unione Sovietica. L’anno successivo, in piena Guerra fredda, l’installazione di impianti missilistici sovietici sul suolo cubano causò la cosiddetta crisi di Cuba, che si concluse con un accordo pacifico tra Kennedy e Nikita Krusciov. Il Periodo Especial è il nome dato ufficialmente allo stato di emergenza attuale che si è venuto a creare a Cuba in seguito alla crisi dell’Unione Sovietica e alla scomparsa del cosiddetto campo socialista avvenuta nel 1989. Fino ad allora, oltre l’80% delle importazioni nell’isola provenivano da quei paesi; all’indomani della decisione di Gorbaciov di cessare i rapporti commerciali, Cuba subì il crollo dell’economia e, quindi, l’embargo statunitense si fece maggiormente sentire. Oggi la situazione è ancora difficile per i cubani; i più fortunati cercano lavoro nel turismo, arrotondando con le mance.

CONSIGLI DI VIAGGIO
COME ARRIVARE: voli di linea Blue Panorama Airlines da Milano Malpensa, Roma Fiumicino e Roma (a/r da 790 euro, durata 11 ore circa) www.blue-panorama.com, prenotazione voli su www.distal.aero, call center 06.98956666.
AEROPORTO INTERNAZIONALE: l’aeroporto internazionale José Martí dista 16 miglia/25 km dall’Havana. José Julián Martí Pérez (L’Avana, 28 gennaio 1853-Rio Cauto, 19 maggio 1895) è stato un politico, scrittore e rivoluzionario cubano. Fu un leader del movimento per l’indipendenza cubana; a Cuba è considerato il più grande eroe nazionale.
GUIDA LOCALE PARLANTE ITALIANO: Yedi Lopez Cotarelo, mail yedi.scorpion@gmail.com
QUANDO ANDARE: la maggior affluenza di italiani si registra nel mese di agosto. Il periodo migliore va da novembre ad aprile, nella stagione secca, meno umida e più fresca con temperature massime medie di 26-29º C e minime di 18-20º C. Le temperature medie in estate sono attorno ai 32º C con forte umidità. La temperatura media dell’acqua lungo la costa è di 25º C. La stagione degli uragani va da giugno a novembre, con la maggior parte dei temporali in settembre e ottobre. Info sul sito dell’Instituto de Meteorología cubano: www.met.inf.cu
INFORMAZIONI UTILI: Ufficio Turistico di Cuba-Mintur Italia, Via G. Fara 30, Milano, tel 02.66.98.14.63, e-mail: minturitalia@cuba-si.it, www.autenticacuba.com
DOCUMENTI: passaporto valido per almeno un mese successivo alla data di partenza da Cuba, biglietto di ritorno e la carta d’identità turistica (acquistabile presso le compagnie aeree, le agenzie di viaggio o i consolati cubani) indicante l’indirizzo del soggiorno a Cuba. La carta d’identità turistica consente di rimanere nel paese fino a 90 giorni dalla data di entrata. Può essere estesa mensilmente ed è valida per un’entrata a Cuba. Per un soggiorno superiore ai 90 giorni, è possibile richiedere un’estensione di altri tre mesi presso qualsiasi ufficio turistico a Cuba, fino a un massimo di sei mesi. I bambini, di qualsiasi età, hanno anch’essi bisogno di una carta d’identità turistica, anche se sono registrati sul passaporto dei loro genitori.
VIAGGIATORI IN USCITA: tenere $25 CUC (peso cubani convertibili) in contante per la tassa di partenza all’aeroporto. I visitatori in partenza da Cuba possono esportare 23 sigari e 1,14 litri di liquore (due bottiglie standard da 750 ml). Per esportare altri articoli, come ad esempio oggetti d’arte e antiquariato, è necessario ottenere un permesso dal National Registry of Cultural Objects. Molti venditori legittimi hanno questi permessi e possono ufficialmente timbrare la ricevuta.
COME SPOSTARSI ALL’INTERNO: gli autobus turistici ad Havana, Pinar del Río, Jardines del Rey, Trinidad, Baracoa e Varadero coprono i principali punti d’interesse. Con le compagnie di autobus Viazul (www.viazul.com) e Transgaviota (www.gaviota-grupo.com), disponibili escursioni economiche. Viabilità: 50.000 chilometri (31.000 miglia) di autostrade e altre strade asfaltate collegano i centri popolati e i villaggi turistici.
ACCESSO A INTERNET: l’uso di internet non è concesso ai cubani; il servizio, anche se lento in molti casi, è utilizzabile negli hotel internazionali.
TAXI TIPICI: oltre ai tradizionali taxi, da provare i cocotaxi, scooter a tre posti di colore giallo, (tariffa da concordare, non hanno il tassametro). Nelle città principali si trovano anche i Calezas, carretti trainati da cavalli, e i ciclotaxi–risciò. Gran Car ad Havana, noleggia macchine d’epoca in perfette condizioni (con autista).
DORMIRE NELLE CASE PARTICULAR: l’unica via per conoscere la vera Cuba, dormendo nelle “casas particulares”, a stretto contatto con i locali. Si riconoscono da un’insegna blu con la scritta “Arrendador Divisa”. Costo: 15-20 euro a notte a persona, possibile contrattare.
VALUTA LOCALE: esistono due tipi di monete attualmente in circolazione, il Peso cubano (Moneda Nacional) e il Peso convertibile (CUC, $1,08 USD), utilizzato dai turisti. Dall’8 novembre 2004 il governo cubano ha ritirato dalla circolazione il dollaro statunitense, esplicitando così la necessità di rispondere alle ulteriori sanzioni messe in atto degli Stati Uniti. Il peso cubano (Moneda Nacional) è utilizzato principalmente dai cubani che con questa valuta ricevono il salario fisso mensile dallo Stato e le pensioni. Esibendo la “libreta” nominale nel negozio assegnato, i cubani ritirano i viveri gratuiti forniti dallo Stato.
DA NON PERDERE: la visita all’Havana Vecchia (La Habana Vieja), dichiarata nel 1982 dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. L’Havana Vecchia è uno dei comuni dell’Avana, i cui limiti territoriali s’estendono a sud ed a ovest di quelli della città antica.
DOVE DORMIRE A L’HAVANA: Hotel Saratoga, lussuoso ed elegante albergo che combina elementi di charme di inizio Novecento con una decorazione moderna creativa e raffinata. Gli interni sono stati tutti recentemente ristrutturati e la facciata in stile eclettico, quasi tutta neo-classica, è stata riportata al suo splendore originale. Situato nell’Havana Vecchia, all’angolo del Paseo del Prado e Dragones, di fronte alle famose Partagás Cigar Factory. Il Parco della Fraternità, con le sue bellissime palme, è al lato del Paseo del Prado. Prado 603, esq. a Dragones, Municipio La Habana Vieja, La Habana, tel: (537) 868 1000, www.hotel-saratoga.com, e-mail info@saratoga.co.cu; Meliá Cohiba Hotel*****, in posizione incantevole sul Malecón, di fronte al Golfo del Messico, a 6 km dall’Avana Vecchia e a 16 dall’Aeroporto Internazionale José Martì. Ottimo sia per famiglie che per viaggiatori di affari. Su richiesta, navetta gratuita per assistere ogni sera alle 21 alla cerimonia del “Cañonazo”. Doppia euro 145 a notte, Ave. Paseo entre 1ª y 3ª Vedado, La Habana, tel: (53) 78333636, e-mail melia.cohiba@solmelia.com; Hotel National de Cuba*****, monumento nazionale costruito nel 1930, con panorama eccezionale sul mare, in posizione ideale nel centro dell’Havana. Doppia a 150 euro la notte, Calle 21 y O, Vedado, Plaza, Ciudad de la Habana, tel: (537) 8380294, e-mail reserva@hotelnacionaldecuba.com
DOVE CENARE A L’HAVANA CON VISTA PANORAMICA: Ristorante Mirador Saratoga. Il Roof Garden del Saratoga Hotel è un’opzione attraente e romantica per le calde notti d’estate, con vista mozzafiato sul Campidoglio. Specialità pesce, su richiesta aragosta e frutti di mare locali. Info www.hotel-saratoga.com
DOVE DORMIRE E CENARE A L’HAVANA VECCHIA: Hotel Tejadillo***, a metà isolato dalla Cattedrale e a  pochi passi dalle principali piazze, musei e ristoranti, tra cui la famosa ed animata Bodeguita del Medio. Al suo interno, lo spazio e la comodità hanno priorità sull’autenticità e la sensazione di “Vecchio Mondo”, appena suggeriti da un design inusuale e da un miscuglio di stili che sveglierà la curiosità degli ospiti più attenti. La storia ha una grande influenza in tutto ciò, dato che l’edificio è il risultato della fusione di tre dimore del XVIII, XIX e XX secolo. La maggioranza delle stanze sono disposte attorno ad un piccolo e gradevole patio, adornato da una fontana centrale e da un enorme albero tropicale. Singola da euro 49 fino al 14 luglio. Info: Tejadillo, No. 12 esquina a San Ignacio, Habana Vieja. Ciudad de La Habana, tel (537) 8637283, www.hoteltejadillocuba.com
IL MIO MOJITO A LA BODEGUITA, IL MIO DAIQUIRI IN EL FLORIDITA” (Hemingway): nell’Havana Vecchia, vicinissima alla Cattedrale, la Bodeguita del Medio (C. Empedrado entre Cuba y San Ignacio, La Habana Vieja) è il locale dove Hemingway amava sorseggiate il mojito, cocktail di origine cubana composto da rum, zucchero di canna bianco, succo di lime, foglie di menta (hierba buena a Cuba) e acqua gasata. Zona bar in entrata molto piccola, col balcone che occupa quasi tutta lo spazio. Oggi purtroppo molto turistico, con ristorante al secondo piano. Quest’anno festeggerà i 70 anni di storia. Il Floridita (www.floridita-cuba.com, Obispo No.557 esq. a Monserrate, Habana Vieja), dal 1817 punto d’incontro all’angolo delle vie Obispo e Monserrate. Alla sinistra, seduta sul bancone una statua di Hemingway mentre sorseggia il daiquiri, cocktail di origini caraibiche a base di rum bianco, succo di lime e sciroppo di zucchero di canna. Il 6 luglio compirà 195 anni, motivo d’orgoglio cubano, sottolineato anche da Manuel Marrero Cruz, Ministro del Turismo cubano alla 32° FitCuba, Fiera internazionale del turismo svoltasi dall’8 all’11 maggio.
IL MIGLIOR CAFFE’ A L’HAVANA: “Café Escorial” di Plaza Vieja e “Gran Caffè El Louvre”, all’interno del Hotel Inglaterra (www.hotelinglaterra-cuba.com), il più antico e classico albergo di Cuba, in stile coloniale, inaugurato il 23 dicembre 1875 a pochi passi dal Capitolio. I tavoli sono decorati da artisti contemporanei.
RUM, UNA BEVANDA CHIASSOSA: il rum (ron) è la bevanda nazionale dal colore bruno-dorato, ricavata dall’estratto della canna da zucchero (guarapo), dal sapore forte e aspro. Fu introdotto nel XIX secolo dagli schiavi africani dell’impero spagnolo, che lavoravano nelle piantagioni di seta e lo bevevano in grandi quantità per alleviare la fatica. Ottimo da bere liscio, nonostante la sua alta gradazione (40° circa), il rum è la base di numerosi cocktail, come il cuba libre o il mojito.
COHIBA, IL SIGARO DI CASTRO: negli anni ‘60 è iniziata la storia dei Cohiba, famosi perchè fumati dal leader massimo Fidel Castro. Cohiba è il nome che gli indigeni Taino davano alle piante di tabacco. Che Guevara fumava invece il Montecristo n. 4.
BIRRA LOCALE: le due principali sono la famosa Bucanero e la Crystal, molto leggere e fresche.

DA LEGGERE PRIMA DI PARTIRE: “Vedi Cuba e poi muori, fine secolo all’Avana” (Danilo Manera, Edizioni Feltrinelli, pag 173, euro 12). “A fine millennio, in un quotidiano tinto d’assurdo, tra crimini e spettri, fascino e macerie, cartoline e fughe, deliri dei sensi e della ragione, le voci più animose e spietate della narrativa scritta a Cuba oggi raccontano un paese che, irriducibile nel suo sogno di felicità, continua a macinare dolore, differenza e canna da zucchero. Sono storie sfrontate e sensitive: grottesco e tenerezza, adulterio e lealtà, dannazione e purezza gomito a gomito in un viluppo di contraddizioni che attrae e soffoca, esalta e consuma”. “Il vecchio e il mare” (titolo originale “The Old Man and the Sea”, Ernest Hemingway, pag 207) pubblicato per la prima volta sulla rivista Life nel 1952, valse allo scrittore statunitense il Premio Pulitzer nel 1953 e il premio Nobel nel 1954. Il più cubano di tutti i romanzi di Hemingway si basa su pochi elementi, due soli personaggi, il vecchio e il ragazzo, in perfetta sintonia, come se fossero un’unica cosa davanti alla solitudine e alla passione per la pesca.
CUCINA CUBANA: connubio delle culture gastronomiche spagnole, caraibiche ed africane, si caratterizza per piatti a base di carne e riso (poco frequente il pesce, destinato all’esportazione). Il piatto nazionale è l’ajiaco, minestra a base di patate, banane, mais, manzo, pollo e carne secca. Da assaggiare anche il fufù, purè di banana condito con mojo, olio e aglio e le mariquitas , banane fritte che sanno di patatine fritte. Eccezionale la frutta cubana, a base di ananas, cocco, banane, avocado, papaya (frutabomba), guanaba, guayaba, mamey colorado, agrumi e il lime, in sostituzione del classico limone.
BENNY MORE’ E LA MUSICA CUBANA: la musica cubana è soprattutto una mescolanza di tradizione spagnola e africana. Chitarra spagnola, trés e percussioni africane conferiscono il loro carattere inconfondibile alla rumba, il genere musicale cubano per antonomasia. Benny Moré (1919-1963) è considerato dai cubani il più grande interprete di musica locale di tutti i tempi. La sua statua di bronzo si trova nella centralissima strada del Prado a Cienfuegos.

 

 

 

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