"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

A piedi nel Sentiero della Pace, fra le trincee della Grande Guerra

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Photo Carso 2014 +

Photo Carso 2014 +

Lungo i 100 chilometri del Sentiero della Pace – Pot Miru, si ripercorrono i luoghi “che – sottolinea la Vicepresidente della Provincia di Gorizia Mara Cernic – restituiscono la memoria dei tragici avvenimenti che hanno profondamente cambiato la società europea del Primo Novecento: un articolato percorso per non dimenticare e costruire un futuro di pace”.

 

credit Carso 2014 +

credit Carso 2014 +

Il Progetto Carso 2014 +, fortemente voluto dalla Provincia di Gorizia (“2014” indica il centenario dello scoppio della Grande Guerra, mentre il “+” rappresenta l’impegno a proseguire anche oltre il prossimo anno), valorizza il Carso goriziano, territorio di rara bellezza e malinconia, luogo di fusione fra natura incontaminata e testimonianze della Prima Guerra Mondiale, un museo a cielo aperto intervallato da trincee, fortini e santuari, collegato da una rete di percorsi tracciati.

Il Sentiero della Pace parte da Log pod Mangartom (Slovenia), nei pressi dell’entrata di un pozzo minerario chiamato Stoln e si snoda lungo cimiteri di guerra e cappelle, sacrari e malghe alpine costeggiando l’alveo dell’Isonzo, passando per Kobarid e Tolmin, fino al Sabotino, scendendo sulla pianura di Gorizia fino ad immergersi nel Carso per giungere, dal Monte Ermada, nel mare Adriatico.
Dopo un paio di anni di lavori, per un investimento pari a 640mila euro, è stata restaurata la galleria sul monte Brestovec. Teatro di tragici combattimenti durante la Prima guerra mondiale, il territorio conserva ampi tratti della “linea di Doberdò” costruita tra i 1916 e il 1917, da scoprire attraverso percorsi a piedi o in bici. Restaurate anche le trincee austriache (1915-16) e quelle della seconda linea italiana (1916-17) e messi in sicurezza le cannoniere italiane, i rifugi scavati nella roccia carsica (1916-17) e i bunker della guerra fredda (1945-92).

 

trincee sul CarsoSul Monte San Michele, fra cannoniere e trincee
Nel cuore del Carso isontino si segue il sentiero che dal Museo all’aperto del Monte San Michele porta alla caverna austriaca del Generale Lukachich. Sulla sinistra si scorgono i due imbocchi della Galleria Cannoniera della Terza Armata, un’ampia struttura sotterranea utilizzata dall’esercito italiano. Costeggiando la Cima 3 si ammira ancora una parte della Cannoniera e, giunti nei pressi della Cima 2, si scorge l’entrata dello Schönburgtunnel. Dichiarata Zona Sacra nel 1922, lungo il Monte San Michele si snoda il Percorso dei cippi, che si congiunge con il cimitero di San Martino del Carso e la trincea italiana colpita, il 29 giugno 1916, dal primo attacco chimico su questo fronte.
trincee nascoste sul CarsoA piedi si raggiunge infine San Martino del Carso, piccola frazione del Comune di Sagrado, completamente distrutta dai bombardamenti, ma divenuta famosa grazie alla poesia di Giuseppe Ungaretti. Scendendo dal piazzale del Museo di San Michele, dopo circa un chilometro e mezzo, si giunge al Valloncello dell’Albero Isolato e si prosegue verso il centro del paese, distante appena 500 metri. Qui si trovano la lapide che riporta i versi della poesia di Giuseppe Ungaretti ed un museo privato della Grande Guerra mentre, seguendo le indicazioni per il cimitero civile, si trova il Cippo del 4° Honved. Il cippo è raggiungibile anche dal sentiero del Monte San Michele seguendo la strada forestale che parte dall’imbocco della Galleria Cannoniera. La scoperta dei resti e delle testimonianze della Grande Guerra prosegue lungo via Piantella, la strada che riporta verso Sagrado. Dopo 1,5 chilometri da San Martino si incrocia la cosiddetta “Area delle Battaglie” dove è possibile fermarsi e scoprire la Trincea delle Frasche, il Cippo della Brigata Sassari ed il monumentale Cippo Filippo Corridoni. Dopo un chilometro, all’interno di un magnifico contesto rurale – letterario, si scoprono a piedi i monumenti installati nel Parco Letterario Ungaretti, dedicato al poeta che ha reso celebri questi luoghi.

Come arrivare
Per il Museo all’aperto del Monte San Michele
Dall’autostrada A4 prendere l’uscita Gorizia-Villesse. Proseguire sul raccordo in direzione Gorizia fino all’uscita Romans d’Isonzo e svoltare a sinistra sulla strada statale SS351 verso Sagrado. Da qui percorrere Via Gabriele d’Annunzio e seguire le indicazioni per San Martino del Carso lungo la strada provinciale SP9. Superato il paese, continuare lungo Via Zona Sacra fino al piazzale del Museo del Monte San Michele

Per San Martino del Carso
Dal Piazzale del Museo riprendere Via Zona Sacra in direzione San Martino del Carso

Per l’Area delle Battaglie
Da San Martino del Carso prendere la strada provinciale SP9 in direzione Sagrado. Dopo circa un chilometro e mezzo lasciare l’automobile al bivio per Doberdò del Lago
Info Provincia di Gorizia
tel. 0481 3851
www.carso2014.it
mail carso2014@provincia.gorizia.it, info@carso2014.it

Turismo Grande Guerra – In tutta Europa, il 2014 segna l’inizio delle celebrazioni del Centenario del Primo Conflitto Mondiale, un avvenimento che ha segnato in maniera indelebile l’Europa, trasformandone i confini e lasciando un segno profondo nei territori coinvolti nei combattimenti. In Europa sono cinque milioni di persone che si muovono sugli itinerari della Grande Guerra come sottolineato nella Borsa Europea Turismo Grande Guerra con la partecipazione del GIST.
Info www.turismograndeguerra.it

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