"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

Nelle acque blu cobalto di Lampedusa

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isola dei Conigli Lampedusa, wikipedia.org

isola dei Conigli Lampedusa, wikipedia.org

I Caraibi del Mediterraneo sono qui. Fra calette nascoste dove si sente solo il rumore del vento e i pescatori che tornano a riva con il pescato del giorno.
Lampedusa è la terra di Giuseppe Tomasi, solitario e taciturno autore de “Il Gattopardo”, pubblicato postumo nel 1958 e ispirato alle vicende della sua antica famiglia e in particolare alla vita del bisnonno, il Principe Giulio Fabrizio Tomasi di Lampedusa, vissuto negli anni cruciali del Risorgimento e noto anche per le sue ricerche astronomiche e per l’osservatorio da lu realizzato. 

Lampedusa è anche il colore dell’acqua cristallina e della sabbia bianca e finissima dell’isola dei Conigli, nella parte sud-ovest della costa, considerata da molti esperti una delle dieci più belle spiagge del mondo. Ogni cento anni l’isola si riunisce alla terraferma ed è questa una delle peculiarità che la rendono uno dei luoghi più suggestivi del Mediterraneo. Ma la piccola isola che sorge al centro di un’ampia baia, la cui superficie è di circa 4.4 ha con un’altezza massima di 26 metri, è anche il regno del gabbiano reale, che conta una popolazione di circa cento coppie, e di una specie rara di lucertola originaria dell’Africa, Psammodromus algirus, che vive esclusivamente sull’isolotto. A giugno la tartaruga marina “Caretta Caretta” raggiunge la spiaggia dei Conigli e, dopo aver scavato una buca, vi depone circa 100 uova che ricopre con la sabbia. L’incubazione delle uova dura oltre sessanta giorni. Dopo la schiusa, che avviene generalmente di notte, i piccoli emergono dalla sabbia e si dirigono subito verso il mare. L’isola era conosciuta già nel 1824, quando comparve nella carta nautica dell’ammiraglio Smith col nome di “Rabit Island”. Lampedusa, che insieme a Linosa e Lampione costituisce l’arcipelago delle Pelagie, dista 205 km da Porto Empedocle (Sicilia) e 167 km da Ras Kaboudja (Tunisia). Cessata l’emergenza immigrazione, gli sbarchi non incidono in alcun modo sulla vivibilità dei turisti. Affittare una barca per scoprire gli anfratti e le grotte nascoste dell’isola è senz’altro il modo migliore per cogliere l’essenza di Lampedusa. Con uno scooter si raggiunge invece l’Albero Sole, l’estremità più alta dell’isola, dalla quale, soprattutto al tramonto, si scruta l’orizzonte e, nelle giornate più limpide, la vicina costa tunisina.

Viaggio a Lampedusa: Consorzio degli Albergatori delle Isole Pelagie
Presidente: Antonio Martello
0922 971479

 

dammusi di Pantelleria, wikipedia.org

dammusi di Pantelleria, wikipedia.org

DORMIRE IN UN DAMMUSO
I dammusi sono edifici tipici delle isole Pelagie e caratterizzano il territorio con la loro sagoma e con le soluzioni edilizie che rispecchiano le attività, la cultura e molti aspetti della società pelagica e mediterranea. L’etimologia del nome dammuso risale al latino ”domus” e al corrispondente arabo ”dammus” o al termine ”mdamnes” che significa costruire a volta. Le sue origini sono incerte, ma la tesi prevalente è che il dammuso derivi dai modelli architettonici delle coste berbere e, che si sia affermato per le sue specifiche modalità di costruzione che lo rendono adatto alle condizioni ambientali e geo-climatiche del bacino meridionale del Mediterraneo. Infatti, il suo tradizionale sistema di costruzione che prevede l’impiego di due filari in pietra, la creazione di una camera d’aria e la particolare copertura a cupola, permettono l’isolamento termico e l’approvvigionamento di acqua piovana, e ne fanno un precursore dei nuovi esempi di architettura sostenibile. Il Dammuso Lampedusano si diffuse come manufatto al servizio delle attività agricole nella seconda metà del XIX secolo dopo la colonizzazione dell’isola da parte di Ferdinando II di Borbone. ‘Casa Teresa’ e’ il piu’ antico dammuso, situato in contrada Ponente, costruito intorno al 1870.

CHARTER A VELA
Il lussuoso catamarano “Respiro” naviga verso le isole Pelagie (Linosa, Lampione), dotato di 4 cabine doppie e di un soggiorno con angolo cottura attrezzato. Tel. 0922 971197, www.marelampedusa.it

 

famularo.it

famularo.it

A TAVOLA CON PASQUALINO FAMULARO
Dallo sgombro al pesce spada, seguendo l’antica tradizione marinara
Un autentico artigiano del mare, innamorato del proprio lavoro. Da quasi 50 anni Pasqualino Famularo lavora il pesce con ingredienti naturali preservandone la genuinità nel tempo. Il sapore del mare, quello caldo e trasparente di Lampedusa, che la natura ha reso pescoso e che l’ingegno umano ha saputo sfruttare per secoli, rivive nei prodotti curati con estro e fantasia dalle mani esperte di Pasqualino. Con il passare degli anni, alla tradizionale lavorazione dello sgombro iniziata nel 1942 dal padre Gaetano, s’affiancano quelle di acciughe, tonno, pesce spada, ricciola, cernia, dentice, orata e spigola, senza tralasciare un’inimitabile e variegata produzione di bottarghe, paté e affumicati vari, sapori irrinunciabili per il palato. Su richiesta spedizioni in tutto il mondo.
Pasqualino Famularo Via Terranova, 53 – Lampedusa (Ag) tel. 0922 970457 www.famularo.it

 

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