"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

Malè e il suo Mozambico, dal 5 maggio al Museo Africano di Verona

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L'universo in una goccia - MalèTrenta opere plastiche e pittoriche, tra cui anche tele di grandi dimensioni, in cui si percorrono le tappe della vita. Attraverso gli occhi e l’arte di Malè, si ha la possibilità di fermarsi a riflettere sulla nostra condizione di essere umani. Un viaggio nella magia dell’Africa, è questo che donano i quadri di Malè, che ci proietta nei mercati marittimi, per poi danzare e suonare in feste popolari, entrando in villaggi seguendo sentieri di sabbia rossa, assistendo a matrimoni e separazioni, iniziazioni per trasformare i passaggi di età della vita, vivendo l’attesa dell’acqua come elemento universale di vita.

 

Antonio Alberto Malendze (in arte Malè) è un artista mozambicano, di 38 anni. Fin da giovanissimo si appassiona alla pittura, da autodidatta acquisisce la propria speciale tecnica nell’uso dei colori, delle profondità e delle innovative texture che inserisce per dare matericità ai propri dipinti. La sua volontà è quella di distaccarsi dalle scuole d’arte più diffuse di Maputo, in Mozambico, che tanti definiscono rigide perché filogovernative, Malè vuole essere libero, trovare un suo stile, non seguire schemi fissi.
Le ardue condizioni di vita, soprattutto all’inizio della sua carriera, l’hanno portato a dipingere su tele di qualsiasi tipo: lenzuola usurate, panni, cerate di copertura e a reperire le colorazioni necessarie, ingegnandosi nel riciclo.

Consiglio notturno-MalèSuggestionato dall’arte figurativa dei makonde, popolo assai conosciuto a livello internazionale per la realizzazione di sculture, Malè elabora composizioni di figure umane, stilizzate, che si articolano in modalità e strutture differenti, che possano raccontare ogni aspetto della vita, anche quello più quotidiano. Temi ricorrenti nei suoi lavori sono il rispetto per l’acqua, l’importanza della famiglia, la presenza della musica in ogni momento della vita, i valori comunitari quali ad esempio il rispetto, l’ascolto, la condivisione. La tecnica principe è sempre l’olio su tela ma, mentre all’inizio della sua carriera prediligeva le tinte monocromatiche, poi ha inizio una fase più di sperimentazione in cui si avvale della profondità attraverso il gioco del chiaroscuro e di una più estesa gamma di colori, quasi a voler rendere tridimensionali le scene dipinte.

Dal 5 maggio al 9 settembre
Ingresso Mostra e visita al Museo africano Intero € 5,00 – Ridotto € 3,00
Ridotto studenti entro i 18 anni € 2,00

Orari di apertura
da Martedì a Venerdì 9-12.30, 14-17, Sabato 9.30-12.30
I e III Domenica di ogni mese 15-18
Chiuso il Lunedì

Info: Museo africano – Missionari Comboniani
Vicolo Pozzo 1, Verona
Tel. 045 8092199
info@museoafricano.org

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