"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

Le Morne, la penisola selvaggia di Mauritius

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Le Morne, Mauritius

Le Morne, Mauritius

di Gianfranco Battisti – A 800 km ad est dal Madagascar, Mauritius è uno smeraldo scintillante nelle acque turchesi dell’Oceano Indiano, un contrasto accecante di colori, culture e sapori genuini.
Sul lato più ventoso dell’isola domina il massiccio montuoso della penisola di Le Morne, dove, nella zona sud-orientale dell’isola, si nascondevano gli schiavi del XVIII e dell’inizio del XIX secolo, che si sentivano protetti dall’isolamento della montagna, dalla fitta boscaglia e dalle ripide falesie che rendevano il luogo pressoché inaccessibile.

 

 

 

Le Morne Brabant è una penisola composta da un blocco di roccia basaltica che si eleva 556 metri sul livello del mare, la cui sommità copre un’area di oltre 12 ettari, con numerose grotte sulle ripe rocciose, con uno degli ultimi tre rifugi delle più rare piante al mondo, le Hibiscus fragilis. Epiche fughe hanno fatto di Le Morne il simbolo stesso della lotta degli schiavi per la libertà, delle loro sofferenze e dei loro sacrifici. Nel corso degli anni, questo luogo si è trasformato nell’emblema della battaglia contro la schiavitù e nel punto di ritrovo di tutti coloro che vogliono commemorarne l’abolizione, in particolare dei discendenti delle comunità di schiavi che ancora vivono sull’isola. Il poeta Khal Torabully, che sviluppò il concetto di coolitude, è originario di questa zona.

Relax a Mauritius, Credits MTPA

Relax a Mauritius, Credits MTPA

Mauritius, isola vulcanica – Lunga 58 km da nord a sud e larga 47 km da est a ovest, Mauritius, a 3860 km a sud-ovest dell’India e 220 km a nord-est di Réunion, l’isola più vicina, comprende anche l’isola abitata di Rodrigues e alcuni sparsi isolotti corallini come Cargados Carajos e Agalega. L’isola fu chiamata Mauritius in onore del principe olandese Maurice di Nassau.

Viaggio dall’Italia: con “Oceani Africani” by African Explorer, soggiorno a “Le Mauricia – Beachcomber Hotels”, 7 notti, partenze: 2, 9, 16 e 23 febbraio 2014, € 1.690 con volo Meridiana Fly da Milano Malpensa e Roma Fiumicino e a “Le Canonnier – Beachcomber Hotels”, 7 notti, partenze: 2, 9, 16 e 23 febbraio 2014, € 1.770. Info www.africanexplorer.com

 

 

 

Maha Shivaratri, pellegrinaggio in onore di Shiva – A febbraio e marzo si svolge a Mauritius “Maha Shivaratri”, la più importante festa induista al di fuori dell’India, un pellegrinaggio di massa in onore di Shiva alle sacre acque del lago vulcanico di Grand Bassin, con offerte di cibi sacrificali.

Cosa vedere a Mauritius: Aapravasi Ghat, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, è il Magazzino dell’Immigrazione, l’unica parte rimasta di un edificio adibito a deposito realizzato nello stile tipico della seconda metà del XIX secolo per accogliere la manodopera a contratto proveniente dall’India. Qui, tra il 1834 e gli anni Venti del Novecento, furono ospitati oltre mezzo milione di immigrati, ricordato ogni anno, nel mese di novembre, con la commemorazione dello sbarco delle maestranze immigrate. Il sistema di lavoro a contratto adottato a Mauritius fu la base del cosiddetto “Grande Esperimento”, con il quale gli inglesi cercarono di dimostrare al mondo che il lavoro di uomini e donne in condizioni di libertà sarebbe stato più proficuo di quello svolto in schiavitù. Per gli inglesi l’esperimento ebbe successo e per tale ragione fu ripetuto in altre colonie britanniche, nonché in territori francesi, olandesi e spagnoli. La conseguenza fu il trasporto verso le colonie di oltre due milioni di persone dall’Africa e dall’Asia.

Quando andare per le immersioni: da dicembre e marzo

battute di pesca a Mauritius

battute di pesca a Mauritius

Per le battute di pesca: da ottobre e aprile, quando i grandi pesci si avvicinano alla riva in cerca di prede.
Mauritius, crocevia di culture: conosciuta già dal X secolo dai commercianti arabi che non la colonizzarono mai, l’isola fu abitata, senza entusiasmo, dai navigatori portoghesi nel 1498 e successivamente dagli olandesi, che lasciarono tracce più significative del loro passaggio.
Mauritius nella letteratura: Mark Twain nel taccuino di viaggio “Following the Equator” scrisse che “si ha l’impressione che sia stata creata prima Mauritius e poi il paradiso, e che il paradiso sia stato copiato da Mauritius”.

 

Dodo, uccello simbolo di Mauritius

Dodo, uccello simbolo di Mauritius

Dodo, l’uccello simbolo di Mauritius – Scomparso da più di 300 anni, questo uccello gigante continua a suscitare la curiosità dei turisti che si recano in visita al museo di storia naturale mauriziana, dove sono esposti alcuni resti di scheletro dell’animale, che ha portato Mauritius per la prima volta sulla mappa del mondo. Il dodo, specie indigena solo a Mauritius, perse l’abilità di volare perché il cibo di cui si nutriva abbondava a terra, al contrario dei predatori, che erano assenti. L’estinzione di questo uccello a soli 80 anni dalla sua scoperta mise per la prima volta in evidenza come l’uomo potesse avere un ruolo determinante nell’estinzione di piante e animali.

 

Mauritius Documenti: passaporto con validità residua di almeno sei mesi dall’entrata nell’isola.
Informazioni turistiche: Mauritius Tourism Promotion Authority, www.tourism-mauritius.mu/it/

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