"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

Gli albergatori di Lampedusa: turismo danneggiato dalla disinformazione

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acque cristalline di LampedusaIl presidente Martello: “Immigrazione completamente assente, siamo fra le poche destinazioni baciate dal sole in questa pazza estate. Ma si parla solo di naufragi che fra l’altro avvengono altrove”
Lampedusa, 28 luglio 2014 – “Abbandonate ogni timore e raggiungeteci sulle nostre spiagge. C’è il sole, c’è il mare, c’è quanto di buono la nostra isola sa preparare per i suoi ospiti. E niente di più. Nessuna sorpresa”.

E’ il messaggio che il presidente del Consorzio degli Albergatori delle Isole Pelagie, Antonio Martello, lancia da Lampedusa, estremo lembo d’Italia e d’Europa, dove in queste settimane si soffrono i danni causati da un calo di arrivi turistici legati alla cattiva informazione. O da una più generica disinformazione.
Lampedusa sta vivendo in questi mesi un lungo periodo di tranquillità, grazie al lavoro svolto da Mare Nostrum nelle acque del Mediterraneo.
spiagge LampedusaTutto è tornato, già da tempo,  alla normalità e l’isola è pronta a regalare emozioni indimenticabili: incantevoli spiagge di sabbia bianchissima e splendide calette nascoste, un mare strepitoso i cui fondali offrono agli appassionati di snorkeling  e diving esperienze a dir poco uniche, soprattutto per l’eccezionale vitalità dell’ambiente marino. Colpisce l’elevato grado di trasparenza dell’acqua, azzurra e calma, cristallo puro da bere. Lampedusa è un’isola che si fa amare, per la sua gente, i sapori autentici, le bellezze naturali che travolgono i sensi  in un’armonia di emozioni quasi primordiali. Ultimo lembo di terra d’Europa, Lampedusa è il buon ritiro di chi va alla ricerca del relax e della tranquillità, è un luogo di una bellezza autentica, quasi selvaggia, che colpisce immediatamente.

 

reti LampedusaE proprio in quest’ottica, Lampedusa vuole ricominciare a vivere, a sorridere. “L’informazione fuorviante  ha penalizzato l’immagine turistica dell’isola – denuncia Martello – scatenando un effetto psicologico negativo; un panico irrazionale che Lampedusa intende soffocare, dimostrando che non esiste alcuna ragione che possa inficiare l’esito della vacanza”. Gli eventi, spesso luttuosi, che riempiono le cronache con le storie di immigrazione, avvengono ormai lontano dall’isola, ma chissà perché, Lampedusa viene scelta come punto di riferimento ogni volta che si deve parlare di un naufragio, fosse accaduto pure sulle spiagge libiche o tunisine  che sono di fronte.
E così, gridando a gran voce, operatori e abitanti invitano a constatare personalmente la tranquillità che si respira sull’isola. Si reclama un atto di solidarietà verso la propria popolazione, troppo spesso al centro della cronaca sugli sbarchi e che continua a subire un effetto penalizzante dal punto di vista turistico. 

“L’isola è tranquilla come non mai – fa sapere Martello – tutto si svolge nella normale quotidianità e per chi la conosce bene, sa che la via principale è sempre animata dai numerosi negozietti di souvenir e prodotti artigianali, nei ristorantini tipici è possibile assaporare i gustosi piatti a base di pesce e la gita in barca è sempre tra le attività da non perdere”. 
Le strutture ricettive propongono offerte che puntano sull’alta qualità dei servizi  e fanno leva su tariffe decisamente concorrenziali anche nel mese di agosto per offrire a coloro che hanno le ferie soltanto nel mese di punta una vacanza a prezzi vantaggiosi. E, poi, Lampedusa è raggiungibile a meno di 2 ore di volo. “Invitiamo tutti ad approfittare delle nuove politiche tariffaria adottate per incentivare gli arrivi – spiega ancora il presidente del Consorzio degli Albergatori isolani – che comprendono tutto il prodotto Lampedusa, tra hotel, residence e appartamenti”.

Consorzio degli Albergatori delle Isole Pelagie
Presidente: Antonio Martello
0922 971479

 

Un tuffo nell’isola dei Conigli
Reportage – Lampedusa è la terra di Giuseppe Tomasi, solitario e taciturno autore de “Il Gattopardo”, pubblicato postumo nel 1958 e ispirato alle vicende della sua antica famiglia e in particolare alla vita del bisnonno, il Principe Giulio Fabrizio Tomasi di Lampedusa, vissuto negli anni cruciali del Risorgimento e noto anche per le sue ricerche astronomiche e per l’osservatorio da lui realizzato.

 

isola dei Conigli, Lampedusa, wikipedia.org

isola dei Conigli, Lampedusa, wikipedia.org

Lampedusa è anche il colore dell’acqua cristallina e della sabbia bianca e finissima dell’isola dei Conigli, nella parte sud-ovest della costa, considerata da molti esperti una delle dieci più belle spiagge del mondo. Ogni cento anni l’isola si riunisce alla terraferma ed è questa una delle peculiarità che la rendono uno dei luoghi più suggestivi del Mediterraneo. Ma la piccola isola che sorge al centro di un’ampia baia, la cui superficie è di circa 4.4 ha con un’altezza massima di 26 metri, è anche il regno del gabbiano reale, che conta una popolazione di circa cento coppie, e di una specie rara di lucertola originaria dell’Africa, Psammodromus algirus, che vive esclusivamente sull’isolotto. A giugno la tartaruga marina “Caretta Caretta” raggiunge la spiaggia dei Conigli e, dopo aver scavato una buca, vi depone circa 100 uova che ricopre con la sabbia. L’incubazione delle uova dura oltre sessanta giorni. Dopo la schiusa, che avviene generalmente di notte, i piccoli emergono dalla sabbia e si dirigono subito verso il mare. L’isola era conosciuta già nel 1824, quando comparve nella carta nautica dell’ammiraglio Smith col nome di “Rabit Island”.
Lampedusa, che insieme a Linosa e Lampione costituisce l’arcipelago delle Pelagie, dista 205 km da Porto Empedocle (Sicilia) e 167 km da Ras Kaboudja (Tunisia). Cessata l’emergenza immigrazione, gli sbarchi non incidono in alcun modo sulla vivibilità dei turisti. Affittare una barca per scoprire gli anfratti e le grotte nascoste dell’isola è senz’altro il modo migliore per cogliere l’essenza di Lampedusa.
Con uno scooter si raggiunge invece l’Albero Sole, l’estremità più alta dell’isola, dalla quale, soprattutto al tramonto, si scruta l’orizzonte e, nelle giornate più limpide, la vicina costa tunisina.

 

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