"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

Ciaspolata al chiaro di luna in Valle del Chiese

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ciaspole in Valle del ChieseTra le Dolomiti di Brenta e il Lago di Garda, delimitata dal Gruppo dell’Adamello e dal Lago d’Idro, la Valle del Chiese esprime ad ogni stagione contrasti e suggestioni inattese. Un contatto quasi intimo con la natura e la montagna, avvolti nel silenzio, nel candore delle distese di neve, a passo lento sulla neve, magari con le “ciaspole” ai piedi, lungo i percorsi dei fondovalle o spingendosi con gli sci verso l’alto, nei boschi, tra le radure, per godere lo spettacolo della natura, di un tramonto.

 

Lungo la rete di percorsi forestali che si addentrano nel bosco verso le malghe a quote più elevate, attraverso alpeggi e aperte radure di neve immacolata o al più segnata solo dalle delicate impronte di qualche animale: la lepre, il capriolo, il piccolo ermellino. Incontri tutt’altro che rari nel corso delle escursioni alle malghe Trivena, Maggiasone e Malga d’Arnò in Val Breguzzo, oppure a Malga Table o Malga Campello, sopra l’altopiano dei Boniprati, alla Malga Vacil sopra la Val Sorino.
Le uscite con le racchette da neve sono organizzate dalle locali Sezioni CAI-SAT e aperte a tutti, principianti ed esperti.

 

Ciaspolata al chiaro di luna
Sotto questo titolo quasi “televisivo” sono state riunite le escursioni “notturne”, verso le cime e le malghe in quota sopra la valle del Chiese e le sue laterali, la Valle di Bondone, la Val Breguzzo. Si tratta di facili escursioni sul fare del tramonto, quando le vette tutt’intorno si tingono di rosa oppure al chiarore della luna, quando la neve e il ghiaccio assumono sfumature argentee. Anche nell’inverno 2014 – 2015 sono numerosi gli appuntamenti “sotto le stelle e alla luce della luna”riservati ai ciaspolatori. Si incomincia venerdì 2 gennaio con la notturna in Valle di Bondone “Frain in Notturna” partendo dalla località Danà (a 5 minuti di automobile da Roncone) sul percorso Bondon – Frain – Val d’Avez – loc. Danà; organizza: Ski Alp Roncone.
Lunedì 5 gennaio 2015 è invece in programma la 7° ”Ciaspolata Notturna dei Boniprati” con ritrovo e partenza dalla loc. Boniprati; organizza: Pro Loco Prezzo.
Sabato 24 gennaio la meta è la “Malga Nova”. La salita notturna, dalla località Bianca, nella Valle di Daone, tocca Pracul, Manoncin e Manon, prima di tornare al punto di partenza; organizza: Cai Sat Daone.

 

ciaspole in Valle del ChieseCiaspolata alla luce del sole
L’inverno 2014-2015 è ricco di opportunità per i ciaspolatori che desiderano scoprire la neve alla luce del sole, godendosi il tepore del sole e giocando a cercare le impronte degli animali.
Si inizia domenica 18 gennaio 2015, con l’escursione alla Cima Tombea. Dal punto di ritrovo, a Storo, ci si sposta fino ai Casali di Bondone. Da qui inizia un percorso affascinante, lungo la strada militare, fino all’Alpo e poi alla malga Tombea. La salita fino alla cima è facoltativa; organizza: Cai Sat Storo.
Domenica 1 febbraio è l’atteso momento della splendida gita al Bait dei Caciator, da raggiungere partendo dalla malga Cengledino. Un percorso lungo 11 km; organizza: Sat Valle del Chiese, Sat Ledrense, Associazione Bucaneve e Comunità Handicap.
Terzo appuntamento, la Cima Rive, domenica 22 febbraio, con ritrovo a Condino. Il percorso a piedi inizia a Malmarone. Raggiunta la cima Rive, si prosegue per la strada del ritorno, passando dalla malga Serolo e dalla Malga Rive, per poi tornare a Malmarone; organizza: Cai Sat Pieve di Bono. 

natura della Valle del ChieseTra i raduni previsti…alla luce del sole, c’è l’apprezzatissima CIASPOLANDIA 9° raduno dei ragazzi, un finesettimana (sabato 27 dicembre – domenica 28 dicembre 2014) con partenza da Storo e pernottamento in malga. Ogni ragazzo, dai 7 ai 14 anni, deve essere accompagnato da almeno un adulto responsabile.
Alla luce delle pile frontali, venerdì 9 gennaio, va in scena la Notturna in Trivena, sulle ciapole, con partenza da Bondo Breguzzo. Cena al rifugio Trivena; organizzano: Rifugio Trivena, Brenta Team, Pro Loco Bondo

 

A tavola nella Valle del Chiese
La farina di Storo è il simbolo delle eccellenze gastronomiche e non a caso la sua fama ha varcato da tempo i confini della valle della provincia ed è diventata un prodotto rinomato a livello nazionale. Le sue caratteristiche la rendono davvero insuperabile nella preparazione della polenta, che si conserva a lungo morbida e fragrante.
E infatti è una polenta molto speciale, il piatto “simbolo”, ma potremo tranquillamente definirla l’ambasciatore sulle tavole italiane della Valle del Chiese: la polenta carbonera, preparata con farina gialla di Storo, acqua, sale, salame, burro e formaggi. Un piatto da innaffiare con un buon “rosso” come il Teroldego Trentino DOC, che in inverno restituisce le calorie spese in escursioni sulla neve con le racchette da neve, sugli sci o a piedi, e altrettanto si può dire di altri tipi di polenta tipici come la “macafana” o la polenta “concia”.
La cura degli alpeggi in quota, lo sfalcio regolare dell’erba, molto ricca di fiori alpini, contribuiscono a conferire al latte prodotto nelle malghe e nelle stalle caratteristiche organolettiche particolari che poi si trasformano in formaggi dai profumi inimitabili e unici. Come la Spressa, che oggi si fregia del riconoscimento della DOP, un formaggio magro, risultato di un stagionatura che varia dagli 8 ai 12 mesi.
E, passando da un prodotto di montagna all’altro, ecco lo speck della Valle del Chiese, lavorato secondo metodologie antiche che gli conferiscono gusto e profumo davvero inconfondibile.
Alimentate dalle acque che scaturiscono dai ghiacciai del Gruppo dell’Adamello e dalle sorgenti in quota, nelle troticolture della Valle del Chiese si allevano le trote di montagna, come la Fario e l’Iridea, bianche e salmonate, dalle carni più consistenti, più magre e saporite.
A queste specialità si aggiunge il pregiato salmerino alpino, allevato in acque fresche di torrente. Affumicandolo lentamente su legni pregiati e segatura se ne esalta il particolare sapore della carne.

 
Valle del Chiese d'invernoSono invece un prelibato frutto del bosco d’autunno i marroni, leggermente diversi dalle castagne: hanno una migliore qualità della polpa, il gusto più dolce, la grana fine e quelli della Valle del Chiese sono sani e genuini perché prodotti in castagneti dove sono banditi fertilizzanti e fitofarmaci di ogni tipo.
Dalla natura proviene un altro prodotto tipico della zona: il miele di montagna, che nasce negli alveari di una cinquantina di apicoltori. La grande varietà di piante e fiori presenti in valle si traduce in altrettanta ricchezza di gusti: millefiori, acacia, castagno, sambuco, tarassaco, rododendro.
Tipica della valle è anche un’erba spontanea simile all’asparago, di colore verde – rosa che cresce nei pascoli sopra Roncone. E’ la cicerbita alpina, più nota con il nome di radicchio dell’Orso, e si consuma in tanti differenti modi: cruda le sue foglie più piccole e tenere, o cotta, come contorno o utilizzato nella preparazione di torte salate.

Info visitchiese.it

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