"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

Tendenze, +13% sceglie i mercati per scoprire l’anima della città

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L’82% dei viaggiatori ha visitato un mercato nei viaggi più recenti, in crescita del 13% rispetto all’anno precedente e il 76% degli italiani vorrebbe poter mangiare i prodotti locali fra i banchi. Il 58% dei turisti italiani acquista prodotti tipici mentre il 29% vorrebbe farsi spedire a casa quanto acquistato. Ma non solo: il 60% vorrebbe ascoltare la storia del prodotto direttamente dai produttori durante la visita e il 48% vorrebbe poter effettuare un food tour guidato, accompagnato da un esperto locale alla scoperta dei prodotti presenti (nella foto lo storico Mercato Albinelli di Modena)

“I mercati sono un modo eccezionale per conoscere una città e un territorio: ne raccontano l’anima più autentica attraverso i colori, i profumi, la folla e, naturalmente, i prodotti. L’offerta dei mercati si sta trasformando grazie all’emergere di luoghi sempre più esperienziali e diversificati, dove si acquista e si degusta e dove si incontrano diverse arti: la musica, le arti visive e l’architettura formano un tutt’uno con la cultura gastronomica. Lo scopo è quello di offrire un piccolo mondo enogastronomico in cui si intrecciano cibo, tradizioni, saperi ed esperienze” spiega Roberta Garibaldi, autrice del “Rapporto sul Turismo Enogastronomico italiano”.

I mercati in Italia
Il nostro Paese può vantare un mix di assoluto pregio, tra storia, qualità delle produzioni e innovazione. Il Mercato delle Erbe di Bologna, importante realtà del capoluogo emiliano inaugurata a fine Ottocento, è oggi punto di riferimento per residenti, studenti e turisti grazie alla sua posizione strategica in pieno centro storico, alla varietà e convenienza dell’offerta e al giusto mix tra vocazione commerciale e ristorazione. La sua attrattività è confermata dall’elevato numero di visitatori, stimati in 70 mila per l’anno 2019. “I mercati coperti come quello di Bologna, grazie al loro posizionamento all’interno dei centri storici riescono a soddisfare le esigenze di acquisto dei residenti e al tempo stesso attrattori di flussi turistici incrementando la competitività dei luoghi e la catena del valore nel turismo”, ha spiegato Marco Pasi, Direttore Confersercenti Emilia-Romagna.

Restando in Emilia-Romagna, fra i mercati storici di successo figura il Mercato Albinelli di Modena. “Al centro della città, dal 1931, offre un ricco calendario di eventi, spettacoli, iniziative culturali, cooking show. Non è solo un luogo in cui quotidianamente fare la spesa, ma uno spazio in cui si vive e si respira la « modenesità ». Dopo la trasformazione iniziata nel 2015 che ha ampliato l’offerta sino a includere sei ristoranti, anche gli orari sono stati modificati così da accogliere cittadini e turisti anche alla sera. « Dopo alcuni problemi insorti alla fine degli anni ’80, il pubblico di cittadini e turisti è aumentato decisamente. La sfida ora è mantenere attivo il processo innovativo e apportare miglioramenti sia nel modo di proporre i prodotti sia alla struttura stessa, senza tradire la natura di mercato. Il numero dei ristoranti è stato infatti limitato per evitare il rischio di trasformare il luogo in una food court. » – spiega Paola Ferrari, Responsabile comunicazione e marketing.

Il Mercato Orientale di Genova si contraddistingue per l’offerta di venti esperienze food in italiano ed inglese. Degustazioni guidate, cooking class, cene narrate, per “coprire” con un approccio etno-gastronomico l’intero food & wine regionale. Queste si rivolgono ad un target di pubbllico ampio, dai Tour Opeartor alle aziende, passando dal visitatore occasionale. “Questo approccio innovativo – spiega Luisa Puppo di Ligucibario – è il risultato di una importante operazione di rigenerazione urbana che ha portato il Mercato ad avere oggi una food court con undici food corner, un ristorante, una scuola di cucina, una scuola di panificazione e uno spazio polifunzionale”.

I mercati nel mondo
In Europa diversi gli esempi virtuosi che si distinguono: a Rotterdam l’architettura moderna caratterizza il Markthal, il più grande mercato coperto dei Paesi Bassi, progettato dallo studio MVRDV Architects. Una spettacolare forma a ferro di cavallo, alta 40 metri e decorata all’interno dal colorato murales di Arno Conen e Iris Roskam, sovrasta bancarelle alimentari, negozi e ristoranti. Con tanto di appartamenti ricavati nelle enormi arcate.
Anche in Spagna esempi di prestigio, come il Mercado de San Miguel a Madrid. A pochi metri dalla Plaza Major è diventato negli anni un vero e proprio centro culturale. Non solo degustazioni e attività legate all’enogastronomia, ma anche attività di intrattenimento, spettacoli teatrali, conferenze e concerti con l’obiettivo di renderlo un luogo di aggregazione tra i più “in” della città.
Meritano una citazione il famosissimo ed internazionale Borought Market di Londra dove assaggiare piatti da tutto il mondo, il Mercato di Santa Caterina a Barcellona con le 325mila piastrelle in ceramica del coloratissimo tetto, l’atmosfera accogliente e famigliare dell’Östermalmshallen nel quartiere più alla moda di Stoccolma e per concludere l’Arminiusmarkthalle di Berlino nella zona di Moabit

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