"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

Viaggi Levi, un’estate alla scoperta dell’insolito

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Gujarat, donna Rabari

Gujarat, donna Rabari

Soddisfazione dell’operatore milanese I Viaggi di Maurizio Levi, specializzato con il proprio catalogo Alla scoperta dell’insolito in viaggi culturali di scoperta a valenza ambientale e etnografica, per i risultati conseguiti durante la stagione estiva, con un incremento generalizzato delle vendite superiore alle aspettative.
In evidenza come destinazioni Iran, Bangladesh, Sudan ed Etiopia.

 

 


Camel Trophy 1984“Hanno risposto molto bene tutte le nuove destinazioni, i viaggi individuali e le proposte di Fly&Drive – dichiara il titolare Maurizio Levi, viaggiatore di lungo corso e unico italiano ad avere vinto il Camel Trophy nel 1984 (nella foto durante la competizione) – come pure bene sono andati i percorsi classici di gruppo in Africa australe e in India. Il comparto del trekking sulle più belle montagne del mondo, proposto appena un anno fa come appendice al nostro catalogo viaggi, registra un continuo e costante incremento che ci fa ben sperare per il futuro”.
Positive anche le vendite per l’autunno, con segnali positivi che si possono intravvedere anche per le festività di fine anno. Info:  www.viaggilevi.com,  tel. 02 34 93 45 28

 

 

 Sudan, in fuoristrada verso le Piramidi di Meroe
Reportage – A circa 200 km a nord-est di Khartoum, si raggiunge in fuoristrada una piana desertica, addolcita da tenui sfumature pastello della sabbia, dalla quale si scorge una collina dal profilo seghettato, a tre chilometri dal Nilo. Si tratta della Necropoli Reale di Meroe, suggestivo luogo di sepoltura dei sovrani dell’antico Regno di Kush, costituito da oltre 40 piramidi. Meroe fu la capitale meridionale del regno di Kush (800 a.C. – 350 a.C.). Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2011, il sito dell’antica città fu esplorato per la prima volta dal prussiano Richard Lepsius nel 1844. A sud del deserto nubiano, si inizia l’attraversamento del deserto del Bayuda, all’interno della grande ansa del Nilo. Nessuna possibilità di reperire carburante.

 

Sudan, Deserto BayudaTerritorio prevalentemente sassoso, il Deserto del Bayuda è caratterizzato da antichi coni vulcanici neri e vaste estensioni di sassi quarziferi bianchi da cui deriva il nome Bayuda (“bianco” in dialetto locale). Fondamentale mantenere alta la pressione delle gomme ed evitare il passaggio accanto agli alberi di acacia per le spine che bucano con estrema facilità il pneumatico. Si guida cercando di seguirei i letti dei wadi che, sebbene presentino fastidiosi cespuglietti che fanno rimbalzare la vettura, consentono di evitare le terribili pietraie ai lati. Merita una sosta Karima, con il sito del jebel Barkal (jebel in arabo significa “montagna”), il sito della necropoli reale di El Kurru e Nuri.

 

Jebel Barkal

Jebel Barkal

Dalla cima del jebel Barkal, la Montagna Sacra (tempo per la salita a piedi: 15 minuti) si osservano le rovine della zona sacra di Napata, affascinanti come venticinque secoli fa. Alla base risalta il grande tempio di Amon, poi il deserto si fonde con i campi coltivati, qui fertilissimi. A Karima l’unico hotel di livello occidentale, la Nubian Rest-House. Chiamato anche “deserto libico”, il deserto occidentale, ai confini con il Chad e la Libia, è una delle più vaste e disabitate regioni desertiche della terra al di fuori dei poli. Nessun rifornimento carburante possibile. Un mondo a parte, costellato da numerosi “campi di dune”. Si tratta di aree vaste decine di chilometri di dune piccole, alte non più di 10-15 metri, intersecate tra di loro e caratterizzate da una bassissima consistenza. Si procede abbassando al massimo la pressione delle gomme, con un susseguirsi di insabbiamenti fino a quando non si individua il lato delle dune più consistente per quella zona. L’arenaria nubiana, una roccia che risale al periodo Cretaceo quando l’intera regione era coperta dal mare, caratterizza la maggior parte del basamento roccioso.

 

Al Atrun, cratere abitato, foto Carla Piazza

Al Atrun, cratere abitato, foto Carla Piazza

L’abbassamento del livello degli oceani creò la formazione di un grande altopiano all’interno del quale si formarono alcune depressioni dove attualmente sono localizzate le sperdute e misteriose oasi del deserto occidentale: Selima, Laqiyat Umran, Nukheila e El Atrun. Nell’immensa pianura del deserto libico, quasi all’improvviso sorge il massiccio del jebel Uweinat, che si estende per circa 1750 kmq con un perimetro di oltre 150 km. Attraversabile solo lungo alcune grandi vallate erose, dal fondo piatto, denominate “karkur”, questo massiccio è un vulcano dalle origini poco conosciute, attivo in tempi non troppo lontani. Migliaia di incisioni rupestri e pitture ritrovate nei ripari lungo le pareti dei wadi testimoniano le storie dei suoi antichi abitanti fino dai tempi preistorici.

 

Consigli di viaggio Sudan
SPEDIZIONI NEL DESERTO SUDANESE: da molti anni il tour operator “I Viaggi di Maurizio Levi”, tramite la propria agenzia di Khartoum “The Italian Tourism Co. Ltd”, organizza spedizioni in fuoristrada nel deserto Sudanese con tre itinerari da ottobre ad aprile: “Magica terra millenaria” (15 giorni), “Il Regno dei Faraoni Neri” (9 giorni) e “I tre deserti e il Jebel Uweinat”, guidati da esperte guide locali. Info www.viaggilevi.com, www.italtoursudan.com

DORMIRE CON VISTA SULLE PIRAMIDI DI MEROE: a 3 km dalle piramidi di Meroe, su una piccola collina in pieno deserto circondato da montagne di roccia nera ricoperte da lingue di sabbia gialla, il Meroe Camp è l’unica struttura locale, fondata dall’imprenditrice italiana Elena Valdata, pioniera del turismo in Sudan. Composto da 22 grandi tende fisse (4mt x 4mt) con due confortevoli letti con coperte e lenzuola, veranda con tavolino e sedie, luce elettrica. Wc, docce e lavandino in strutture separate una per ogni tenda, struttura ristorante coperta con una nuova terrazza con vista sulle piramidi, cucina europea.
A KARIMA: a sud della Quarta Cateratta, la Nubian Rest-House, localizzata proprio alla base del Jebel Barkal, la “Montagna Pura”, è costituita da 22 camere con bagno privato, sala ristorante, terrazzo e reception, costruiti in tipico stile nubiano ed arredate in stile etnico.
Info: www.italtoursudan.com

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