"Chi viaggia senza incontrare “l’altro”, non viaggia, si sposta”.
Alexandra David Neel

Lungo il Corridoio di Wakhan, al confine col Pakistan

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Tajikistan, foto Giulio Badini

Tajikistan, foto Giulio Badini

Il limite meridionale dell’altopiano del Pamir è delimitato dal corridoio di Wakhan (Wakhan Corridor), una stretta vallata di territorio afgano che divide la regione del Gorno-Badakhshan (Tajikistan) dalla provincia Nord-Occidentale del Pakistan. Percorrendo in fuoristrada il lato tajiko del corridoio di Wakhan, oltre alla parte afghana, si scorgono chiaramente gli alti picchi innevati già in territorio pakistano. Un stretta striscia di territorio afgano nella provincia del Badakhshan sull’antica Via della Seta percorso da mercanti, esploratori e viaggiatori di ogni tempo. Il vento gelido non permette alcun tipo di coltivazione. In alcuni punti largo meno di sedici chilometri, il Corridorio di Wakhan (in persiano واخان, creato alla fine del XIX secolo dall’impero britannico), nella regione montuosa del Pamir, si estende per circa 300 km al confine tra Tajikstan e Afghanistan, da cui è separato dall’Amu Darya. Per millenni è stato il punto d’incontro tra Asia centro-occidentale ed Asia centro-orientale. Spedizione in Italia in 4×4 con Viaggi Levi, www.viaggilevi.com

Tajikistan, foto Maurizio Levi

Tajikistan, foto Maurizio Levi

Chiuso per almeno cinque mesi l’anno e aperto con assoluta irregolarità nei restanti mesi, il Vachir è un passo sull’Hindu Kush, a 4.923 metri, che si caratterizza per il più notevole cambiamento d’ora di tutte le frontiere internazionali (da +4:30 TCU in Afghanistan a +8 TCU in Cina). Scarsamente popolato per l’alta quota, nel Corridoio sopravvivono le tradizioni tramandate dai vachi, presenti con un esiguo numero di kirghizi, nomadi per necessità. L’estremo isolamento della regione ha risparmiato al corridoio di Wakhan la guerra ma non la miseria. Pakistan e Cina tengono chiuse le frontiere per paura d’infiltrazioni di armi e droga. Tutto quello che vi arriva viene prodotto in Afghanistan e naturalmente c’è anche l’oppio. La mancanza di medicine, l’ignoranza e i lunghi inverni hanno creato una vasta dipendenza da oppio della popolazione composta da povera gente a cui manca tutto, disposta a vendere il bestiame per rifornirsi dell’oppio. Pochi gli esploratori occidentali che si sono spinti attraverso il Corridoio di Wakan dopo Marco Polo, nel 1271. Nel 1949, mentre Mao Tse-tung terminava la conquista comunista della Cina, i confini furono chiusi, interrompendo così una rotta carovaniera antica di 2000 anni e trasformando il corridoio in un cul-de-sac. Quando i sovietici invasero l’Afghanistan nel dicembre 1979, occuparono il Wakhan scavando un percorso per i camion nel corridoio.

CONSIGLI DI VIAGGIO

PERMESSO SPECIALE PER LE MONTAGNE DEL PAMIR: obbligatorio, da richiedere anche prima della partenza presso i Consolati tagiki di Bruxelles, Delhi e Vienna. Visto d’ingresso turistico in aeroporto all’arrivo nel Paese. Info www.viaggiaresicuri.it
ASSICURAZIONE AUTO PER KYRGYZSTAN: Polizza Ingosstrakh (assicurazione di frontiera a breve termine).
PUNTI PER RIPARAZIONE AUTO: Khorog, capoluogo del Gorno-Badakhshan, provincia autonoma del Tajikistan.
RIFORNIMENTI CARBURANTE: Dushanbe, Kalaikhum, Khorog e Murghab.
PATENTE: italiana
SPEDIZIONE DALL’ITALIA IN 4X4: con “Viaggi Levi”, unico operatore italiano che propone viaggi in quest’area, itinerario di 17 giorni in 4×4 nei mesi estivi, 3 passeggeri + autista su ciascun fuoristrada, volo per Dushambe (capitale del Tajikistan) e rientro da Bishkek (capitale del Kyrghyzstan). Info www.viaggilevi.com, mail info@viaggilevi.com

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